tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] v. patina); libri, tendaggi rosi o corrosi dal t.; dare t. al t. (o minuto, un briciolo di t. (s’intende libero, disponibile); e chi ce l’ha, e Boccaccio). In qualche contesto, occasione favorevole, momento tempissimo. e. Nel linguaggio comm. e burocr ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] in linea di principio individuato dal sistema di riferimento rispetto al figure; nel contesto della revisione dei mostrare). 2. Fuori del linguaggio filosofico, fisico e matematico, sistemi materiali, contrapp. a s. libero o vuoto; s. aereo, quello ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] ’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto di una frase. a. Intesa come unità isolabile nel discorso (nel un impegno, e in genere liberaredal vincolo di una promessa. Nel linguaggio com., con riferimento ad accordo ...
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richiamo
s. m. [der. di richiamare]. – L’azione di richiamare, il fatto di venire richiamato, e il modo con il quale si effettuano. In partic.: 1. a. L’azione di chiamare e il fatto di essere chiamato [...] rinvio: r. di effetti, nel linguaggio bancario, l’ordine che un cliente modo di vita più libero e naturale. b. brano è stato omesso dal compositore. c. Nelle un argomento, ecc., si fa in un contesto qualsiasi, rinviando al luogo della stessa opera ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] che non offende, in un dato contesto storico e sociale, i principî morali sfortunate. d. Nel linguaggio giur., ente m., tipo di m. popolare, piuttosto libero, certo, ma con tabù che agire, comportarsi moralmente; dal punto di vista della morale ...
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Automi e linguaggi formali
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La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni diverse, dai processi che si svolgono...
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