fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato [...] », quei tratti cioè che, in quella lingua o famiglia di lingue, hanno funzione distintiva. b. Il sistema di fonemi proprio di una lingua, di un dialetto, di un gruppo di lingue o di dialetti: la f. francese; la f. sarda, siciliana; la f. delle ...
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pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] sul piano articolatorio e auditivo la fonetica di un sistema linguistico (o la lingua individuale d’una persona): p. italiana, tedesca, inglese; p. genovese, siciliana; ha una p. settentrionale, meridionale; si capisce dalla p. che è straniero; ho ...
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apicale
agg. [der. di apice]. – 1. Che si riferisce all’apice di un organo: a. In medicina: infiltrato a., dell’apice del polmone; granuloma a., all’apice di una radice dentaria; segmento o zona a., [...] delle consonanti ottenuta mediante applicazione della punta della lingua contro i denti (consonanti interdentali, per es. (consonanti retroflesse, dette anche invertite o cacuminali o cerebrali, per es. t e r nella pronuncia siciliana di tre). ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] psicologici e intellettuali. Rispetto alle precedenti scuole liriche siciliana e guittoniana, lo stil novo si caratterizza eleganza della costruzione sintattica e nella scelta di un lessico alieno dalle asprezze «municipali» della lingua guittoniana. ...
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siculo
sìculo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Sicŭlus]. – 1. agg. Relativo o appartenente ai Siculi, antica popolazione già stanziata intorno al 1000 a. C. nella Sicilia, soprattutto orientale: la civiltà [...] s.; la lingua s., la lingua indoeuropea parlata dai Siculi. 2. Per estens., sinon. letter. di siciliano: genti, tradizioni composizione con altri aggettivi etnici; per es., arte siculo-normanna, come viene talvolta definita l’arte romanica siciliana. ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] d’una lingua o e. linguistica, l’equilibrio tra l’esigenza di massima differenziazione degli elementi d’una lingua e l’esigenza , di uno stato, di un continente, del mondo intero: e. siciliana; e. italiana; e. europea; e. mondiale; e con limitazione ...
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sicilianitudine
s. f. Condizione esistenziale di profonda appartenenza alla cultura siciliana, che si esprime anche attraverso l’uso del siciliano. ◆ Venerdì, il ministro Salvatore Cardinale arriva a [...] p. II) • Favorisce la coerenza stilistica una lingua impregnata di sicilianitudine, nella composizione di frasi involute ma 5. Sicilianitudine incomprensibile soprattutto per i siciliani, camillerismo televisivo, leccasaponi e sindacalisti eroici ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità nella trasmissione manoscritta dei testi....
Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, specialmente di Manfredi. La denominazione,...