leonessaleonéssa (ant. lionéssa) s. f. [der. di leone]. – La femmina del leone: tendiam le reti, sì ch’io pigli La leonessa e’ leoncini al varco (Dante); anche in usi fig., per indicare coraggio, forza [...] intrepida, fierezza (con riferimento a donna): battersi, lottare, difendersi come una l.; per antonomasia, L. d’Italia, appellativo della città di Brescia, per l’eroica resistenza opposta al ritorno degli ...
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leena
leèna s. f. [dal lat. leaena, gr. λέαινα], poet., raro. – Leonessa: Come leena che de’ figli al nido Stormendo approssimarse oda la caccia (Grossi). ...
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leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini). ...
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leonza
leónza (o lïónza) s. f. [incrocio di lonza1 con leone, leona2], ant. – Nome dato dagli antichi scrittori a un animale non ben precisato, indicando ora la lonza, ora la leonessa, ora altri felini: [...] dice [Dante] ... essere state tre bestie quelle che il suo salire impedivano: una leonza, o lonza che si dica, e un leone e una lupa (Boccaccio); la lonza ... è il lince ..., ma la leonza è l’istesso che ...
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-essa
-éssa [lat. volg. -ĭssa, gr. -ίσσα]. – Suffisso nominale adoperato per formare il femminile di dignità nobiliari e di nomi di professione, mestiere, occupazione: contessa, duchessa, principessa, [...] : giudicessa, medichessa. Il suffisso è usato anche per formare il femminile di alcuni nomi di animali, come elefantessa, leonessa. Riferito a cose, in alcuni casi assume un valore accrescitivo, talora anche spregiativo, rispetto alla base nominale ...
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soprannominare
v. tr. [comp. di sopra- e nominare, sul modello del lat. tardo supernominare] (io soprannòmino, ecc.). – Imporre un soprannome a una persona o a una cosa, per designarla o distinguerla: [...] i Fiorentini soprannominarono Piero dei Medici il Gottoso, per la sua infermità; Brescia fu soprannominata la Leonessa, per la sua eroica resistenza contro gli Austriaci. ◆ Part. pass. soprannominato, anche come agg., designato, chiamato per ...
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varco
s. m. [der. di varcare] (pl. -chi). – 1. Valico montano: i v. delle Alpi, degli Appennini. Con questo sign. è raro; com. invece con il sign. più generico di passaggio, luogo o apertura per dove [...] (fiere, selvaggina, nemici), e prendere o cogliere al v., cogliere di sorpresa, al passaggio: tendiam le reti, sì ch’io pigli La leonessa e ’ leoncini al v. (Dante); fig.: non ti glorïar se col tuo arco Per donna sì gentil m’hai preso al v. (Pulci ...
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infido
infìdo agg. [dal lat. infīdus, comp. di in-2 e fidus «fedele»]. – 1. a. Che non merita fiducia, di cui non ci si può fidare (sinon. quindi di malfido): un i. avversario, un ospite i., un consigliere [...] mare i.; e determinato da compl.: un mare i. ai naviganti; estens., poet., che fa presagire un pericolo: come leena [= leonessa] ... Leva il muso odorando il vento i. (Grossi). 2. letter. Infedele, traditore: moglie i., marito i.; un amore i.; anche ...
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beverare
v. tr. – Forma ant. e poco com. per abbeverare; anche fig.: Brescia leonessa d’Italia Beverata nel sangue nemico (Carducci). ◆ Rari i sost. beverata e beveratóio per abbeverata, abbeveratoio: [...] si udiva il campanaccio dei buoi e delle vacche che tornavano dal beveratoio (Capuana) ...
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Comune della prov. di Rieti (204,8 km2 con 2635 ab. nel 2008).
Fondata nel 1228, è cinta di mura; ha carattere di città per alcuni bei palazzi e chiese monumentali (S. Pietro, S. Maria del Popolo, S. Francesco, S. Giuseppe).
leonessa
Si registra una sola volta, in If XXX 8 Tendiam le reti, sì ch'io pigli / la leonessa e ' leoncini al varco: è il grido con cui Atamante si lancia contro la moglie e i due figlioletti, i quali, nella sua follia, gli erano sembrati...