scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] cui è più elevata e rigida; fonti s., opposte a quelle orali. b. Coperto di segni di scrittura: foglio s.; ci sono a mano; per estens., la scrittura stessa: uno s. che si legge male; uno s. chiaro, confuso, illeggibile; anche in contrapp. a ...
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giudizio
1. MAPPA Nel suo significato più tecnico, il GIUDIZIO è l’attività del giudice, che consiste nell’applicare le norme di legge a ogni fatto da lui accertato; più concretamente, si chiama giudizio [...] profitto dell’alunno. 7. MAPPA Giudizio è anche un’affermazione, orale o scritta, che non è una semplice constatazione, ma un’opinione
Citazione
Or fa otto giorni diedi alla marchesa a leggere il manoscritto di un mio piccolo poema, mezzo patetico ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] a sua volta il greco aristotelico ὅρος), il segno mentale, orale o scritto, di una realtà: contraddizione in termini (v. significa quindi uno degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica); frazione ridotta ai minimi t ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] Si usa in partic. per indicare l’esposizione individuale o collegiale, orale o scritta, con cui s’informa chi di ragione intorno allo governo o un’assemblea legislativa accompagna un disegno di legge per chiarirne le ragioni e il significato. Nell’ ...
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pentateuco
pentatèuco (o Pentatèuco, raro Pentetèuco) s. m. [dal lat. tardo pentateuchus, gr. πεντάτευχος, comp. di πεντα- «penta-» e τεῦχος «borsa o scrigno per i libri (rotoli di papiro)», o anche [...] primi cinque libri della Bibbia chiamato dagli Ebrei «la legge» (Tōrāh), e in ambiente giudaico-alessandrino «i cinque Levitico, Numeri, Deuteronomio; riflesso e risultato di una tradizione orale e scritta di origini assai antiche, che per il nucleo ...
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leggendaleggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve [...] di Garibaldi ha acquistato nella fantasia del popolo un sapore di leggenda; entrare nella l., di personaggio che, per il carattere eroico ), racconto che circola e si diffonde rapidamente per via orale, ambientato in luoghi «comuni» (la città, un ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] di pubblico funzionario, non posso derogare dalle disposizioni di legge; ha partecipato al congresso in q. di rappresentante suo timbro, in relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v. timbro). f. In filosofia, il ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] canone). 2. a. Formulario, traccia prestabilita dalla legge o dalle disposizioni di amministrazioni pubbliche o private per un preciso argomento ed è concluso da un esame scritto o orale, il superamento del quale permette l’acquisizione di un numero ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore [...] il popolo, per le classi meno abbienti: una politica p.; una legge p.; provvedimenti popolari. d. Italiano p., espressione con la quale , che hanno appreso la lingua attraverso la comunicazione orale. e. Con riferimento al comune medievale, i popolari ...
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sadduceo
sadducèo (meno com. saducèo) s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. Sadducaei, plur., gr. Σαδδουκαῖοι, ebr. Ṣaddūqīm]. – Membro di una setta religiosa e politica ebraica sorta, in opposizione a quella [...] del mondo greco e romano, e, dal punto di vista religioso, dall’esclusivo riconoscimento della Legge scritta, e quindi dal rifiuto delle credenze relative alla tradizione orale (resurrezione, sopravvivenza dell’anima, remunerazione, angelologia). ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica per designare quel gruppo di tribù...
Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a Esdra, quando il notevole influsso della...