intellighenziaintellighènzia (anche intellighèntzia o intellighèntsia) s. f. – Adattamenti fonetici e grafici della parola russa intelligencija (v.), usati soprattutto con sign. estens. e generico per [...] indicare, spregiativamente o no, la classe intellettuale di una qualsiasi nazione, o anche d’una città, d’un paese ...
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de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] . Si sentirà meno solo, ma il gruppo che forma tenderà non di rado a divenire gregge. De-confessionalizzare l’intellighenzia è missione principe, senza la quale è irrilevante la scelta fra responsabilità e convinzione. (Barbara Spinelli, Stampa, 3 ...
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de-confessionare
v. tr. Privare dei sentimenti fideistici e passionali propri dell’appartenenza a un gruppo, a una confessione religiosa. ◆ «De-confessionalizzare l’intellighenzia?». Sarebbe come de-confessionare [...] i fans della Roma o della Lazio, del Milan o dell’Inter? E spiegargli la fenomenologia o la decostruzione del «derby cittadino» alla fermata del jumbo-tram? Basta che passi un comico e i ragazzi che ignorano ...
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intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), [...] importanza nella storia della Russia contemporanea. ◆ In ital. la parola è in uso con varî adattamenti fonetici e grafici: intellighenzia (v.), intellighentzia, intellighentsia, talora anche con quelli francesi intelligentsia e intelligentzia. ...
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anarcosocialista
(anarco-socialista), s. m. e agg. Fautore di un socialismo anarcoide e integralista; a esso relativo. ◆ Jacques Salavise è un uomo che ha compiuto un percorso interiore insolito ma non [...] così raro in certa intellighenzia ebraica. Psicosociologo di formazione, era funzionario presso la Compagnia generale per l’elettricità di Francia ma anche membro della Cgv, il sindacato operaio anarcosocialista. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° ...
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sgarbista
s. m. e f. e agg. Chi si richiama alla collocazione politica di Vittorio Sgarbi, chi lo prende come modello; alla Sgarbi. ◆ Nella lista confluiscono «sgarbisti storici», i sostenitori del «Nuovo [...] ) • Danilo Dolci (1924-1997) è […] un esempio (che può sembrare anacronistico, oggi che il modello predominante è un’intellighenzia sgarbista e mediatica, ma che invece è attualissimo e più che mai necessario) di intellettuale poliedrico capace di ...
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shabby chic
(Shabby Chic) loc. agg.le inv. Stile di mobilio e di arredo caratterizzato dall'utilizzo di materiali opportunamente anticati, con l'intento di creare una sensazione di elegante trasandatezza. ◆ Ed [...] , di un' eleganza disordinata e molto disinvolta, passa le sue lunghe estati Jules Feiffer, protagonista dell' intellighenzia di sinistra nuovayorkese, cartoonist eccellente […]. (Irene Bignardi, Repubblica, 25 agosto 2006, p. 49, Cultura) • Il nome ...
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fighettismo
s. m. (iron.) Atteggiamento di chi si ritiene sempre alla moda o all’altezza della situazione.
• Il fighettismo dell’intellighenzia sinistrese ‒ la cui pasionaria è la celebre «giallista» francese Fred Vargas, che considera [Cesare]...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ruolo dell’intellettuale diventa, nel Novecento, un tema di discussione decisivo e in costante definizione. La riflessione...