intarsiointàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, [...] di legname di diversa qualità, lamine metalliche, scaglie di madreperla, ecc. b. L’opera stessa, l’oggetto intarsiato: un finissimo intarsio. 2. Tipo di ricamo di applicazione, nel quale i diversi tessuti vengono inseriti l’uno nell’altro invece di ...
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intarsiare
v. tr. [der. di tarsìa, col pref. in-1] (io intàrsio, ecc.). – 1. Decorare una superficie, marmorea o soprattutto lignea, commettendo a incastro elementi di varia materia (marmo, pietre dure, [...] , scritte, ecc.: i. un tavolino, una cassapanca, gli stipiti d’un uscio; usato assol., e spesso sostantivato, lavorare d’intarsio: l’arte dell’i., la tarsìa. 2. fig. Ornare con elementi concettuali o d’abbellimento retorico: i. i proprî discorsi ...
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intarsiatura
s. f. [der. di intarsiare], non com. – Esecuzione d’un lavoro d’intarsio (soprattutto come operazione manuale d’intarsiare); l’opera stessa intarsiata, il lavoro d’intarsio. ...
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listello
listèllo s. m. [dim. di lista]. – 1. a. Genericam., sottile striscia di legno (o anche di altro materiale), usata per ornamentazione, per rinforzo, per colmare una commessura, o in un lavoro [...] d’intarsio, ecc. b. Nelle costruzioni in legno, sinon. di cantinella. 2. In architettura, modanatura costituita da una sottile superficie verticale piana, aggettante o rientrante rispetto ad altre modanature (di profilo curvo o piano) ad essa ...
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avorio
avòrio s. m. [lat. ebŏreus, agg. di ebur ebŏris «avorio»]. – 1. a. Tipo di tessuto osseo, che costituisce le zanne dell’elefante, del tricheco, dell’ippopotamo, ecc., di color bianco caratteristico [...] che ingiallisce col tempo, usato – per la sua durezza e elasticità – come materiale da scultura e da intarsio, e per la fabbricazione di tasti di pianoforte, palle da biliardo, ecc.; a. fossile, quello delle zanne dei mammut o dei mastodonti. Nero di ...
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madreperla
madrepèrla s. f. [comp. di madre e perla; cfr. lat. mediev. mater perlarum «madre delle perle»] (pl. madrepèrle). – 1. a. Lo strato interno della conchiglia di alcuni molluschi (dei generi [...] strato di colore chiaro e iridescente per fenomeni di interferenza; è usata per lavori artigianali di incrostazione e intarsio di mobili, per fabbricare monili, bottoni, manici di oggetti varî, oggetti di devozione. M. artificiale, prodotto che vuole ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] , secondo uno schema cronologico e con procedimenti che possono andare dalla rielaborazione letteraria a un vero e proprio lavoro d’intarsio di frasi e di parole. 4. fig. Concordia di sentimenti e di opinioni tra più persone: essere, stare, vivere in ...
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certosino
certoṡino s. m. [der. di certosa]. – 1. Monaco appartenente all’ordine fondato nel 1084 da s. Brunone, la cui regola prescrive una vita eremitica di preghiere e di lavoro. Anche come agg.: [...] due cavalletti, spesso sagomati e talvolta raccordati da un elemento di ferro; tarsia (o lavoro) alla c., tipo di intarsio ligneo, così detto perché i primi esemplari sono attribuiti a frati certosini, formato da piccole tessere poligonali di legno ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi [...] . marmorea; t. lignea; pavimento a t. geometrica; maestro di t.; t. (o lavoro) alla certosina, v. certosino; lavorato di t., intarsiato: ha davanti un tavolinetto antico lavorato di t. (D’Azeglio). Anche l’opera eseguita con questa tecnica: le t. del ...
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intarsio
intàrsio [Comp. di in- e tarsia, composizione di laminette di vari materiali incastrate su una superficie, spec. lignea] [ELT] I. a chiave cromatica: tipo particolare di analisi d'immagini a colori: v. televisione: VI 101 a.