guelfoguèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente [...] , di ogni fazione politica in contrasto con altra fazione che si definiva ghibellina: idee g., movimento g.; parte g.; le lotte tra guelfi e ghibellini; i g. bianchi e i g. neri. La parola è stata usata anche con sign. estens., e talora polemicamente ...
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guelfeggiare
v. intr. [der. di guelfo] (io guelféggio, ecc.; aus. avere), letter. – Atteggiarsi a guelfo, parteggiare per il guelfismo (più spesso nel sign. moderno o polemico della parola). ...
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guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale [...] in senso cattolico. Anche, il complesso dei sostenitori e aderenti del guelfismo, nelle sue varie accezioni ...
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neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento. ...
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antonimia
antonimìa s. f. [der. di antonimo, sul modello di sinonimia]. – 1. In linguistica, rapporto di opposizione semantica tra due parole o espressioni. 2. In retorica, artificio affine all’antitesi, [...] «Pace non trovo e non ho da far guerra, E temo e spero, et ardo e son un ghiaccio» (Petrarca); oppure «Ed era guelfo, e non fu ghibellino» (Pucci). Anche in modi del parlare comune: per es., «non è né bianco né nero», di cose che rimangono indecise ...
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mantello
mantèllo s. m. [lat. mantellum «velo», in epoca mediev. «mantello»] (pl. ant. anche le mantèlla). – 1. a. Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, [...] frodarlo. Locuzioni fig.: mutare, rivolgere, rivoltare il m. (più com. giubba, casacca, gabbana), cambiare opinione; prov. scherz.: Guelfo non son, né ghibellin m’appello, A chi mi dà rivolterò il mantello, dichiarerò opportunisticamente d’essere del ...
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labarda
s. f. – Variante ant. di alabarda: par che ancora minacci come l. levata il guelfo Valdarno (Carducci). In senso fig., si disse appoggiare la l. per «andare a mangiare a sbafo in casa d’altri» [...] (prob. dall’uso dei lanzichenecchi di appoggiare l’alabarda al muro prima di sedersi a mensa) ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] sign. seguenti: a. Gruppo di persone che costituiscono un partito politico, una fazione, e il partito, la fazione stessa: la p. guelfa (anche senz’articolo, con sign. più preciso, v. oltre); la p. ghibellina; Cicerone seguì la p. di Pompeo; la p. più ...
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GUELFO
Giuseppe Castellani
. Moneta fiorentina. Il grosso da 4 soldi, emesso dal Comune di Firenze nel 1314, prese il nome di grosso guelfo. Nel 1363 Pietro, condottiero dei Fiorentini all'assedio di Pisa, ne fece coniare con una volpetta...
Scrittore italiano (Livorno 1873 - Roma 1954). Redattore del Corriere della sera e suo inviato speciale durante l'impresa libica e la prima guerra mondiale, fu accademico d'Italia. Poeta crepuscolare, più vicino a D'Annunzio che a Pascoli (I...