cetomedizzato
p. pass. e agg. Assimilato al tenore di vita del ceto medio. ◆ Nell’Italia che si era (neologismo di [Giuseppe] DeRita) «cetomedizzata», con sempre maggiore nettezza emergono due poli, [...] p. 16, Commenti) • Una società da tempo «cetomedizzata» (come recita il neologismo ostico ma efficace con cui [Giuseppe] DeRita aggiornava [Paolo] Sylos Labini). Dove la «classe operaia» è un residuo ideologico, caro solo ai veterocomunisti che oggi ...
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mondialeggiare
v. intr. Competere in ambito internazionale, a livello mondiale. ◆ «Il Pil è un mito – spiega [Giuseppe] DeRita – fatto sugli stipendi pubblici. C’è una parte della capacità economica [...] in coesione sociale […]; e in terzo luogo dobbiamo uscire dalla palude della cetomedizzazione creatasi negli anni Settanta (GiuseppeDeRita, Corriere della sera, 11 gennaio 2006, p. 36, Commenti).
Derivato dall’agg. mondiale con l’aggiunta del ...
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bevagnizzazione
s. f. Il proporre come modello lo stile di vita elegante e al tempo stesso genuino, armonioso e sereno degli abitanti del comune umbro di Bevagna. ◆ Il «simbolo del vivere tranquillo», [...] . Coniando anche il neologismo: «Bevagnizzazione». (Mariolina Iossa, Corriere della sera, 19 novembre 2004, p. 18, Cronache) • Professor GiuseppeDeRita, il Papa critica la domenica ridotta a weekend di puro svago. È d’accordo? «Il weekend non va ...
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soffitto di cristallo loc. s.le m. L’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità [...] nella Stampa del 7 ottobre 1993, p. 27, Economia e Finanza (Stefanella Campana, che cita il rapporto Evoluzione delle organizzazioni del lavoro e percorsi emergenti per le donne elaborato nel 1993 dal Cnel, allora diretto da GiuseppeDeRita). ...
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forma-partito
loc. s.le f. Progetto ideale, strutturale e organizzativo sul quale si basa un partito politico. ◆ quali erano le ragioni profonde del fascino morale e intellettuale esercitato da un mondo [...] ispirare); senza blocco sociale di riferimento, un aggancio cioè alla composizione sociale italiana; senza regole di funzionamento certe (GiuseppeDeRita, Corriere della sera, 28 luglio 2007, p. 36, Commenti) • «Bisogna fare il porta a porta. E in ...
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reinternalizzazione
s. f. Il riportare all’interno di una struttura, di un’azienda. ◆ Stabilizzazione di 1600 precari, tra quelli assunti a tempo determinato e quelli che lavorano da almeno tre anni [...] al cargo nel 2010. (P[aolo] Stef[anato], Giornale, 29 marzo 2008, p. 9, Interni).
Derivato dal s. f. internalizzazione con l’aggiunta del prefisso re-.
Già attestato nel Corriere della sera del 1° maggio 1995, p. 1, Prima pagina (GiuseppeDeRita). ...
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dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca [...] sua altra faccia: un ammasso cresciuto dal basso, ormai afflosciato, incapace di progettare sfide collettive, molto menefreghista» [GiuseppeDeRita intervistato da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 2 gennaio 2008, p. 10, Politica).
Derivato dal s ...
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censese
s. m. Il linguaggio con cui è solito esprimersi il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, istituto di ricerca socioeconomica fondato nel 1964. ◆ Oggi [Giuseppe] DeRita non ricorre ai neologismi [...] del censese, parla la lingua della globalizzazione, e dice che c’è bisogno di «big players», nell’industria come nei servizi. (Roberto Mania, Repubblica, 12 agosto 2006, p. 17, Economia).
Derivato dall’acronimo ...
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cetomedizzazione
s. f. L’assumere una dimensione propria del ceto medio o che si estende, si diffonde in tutto il ceto medio. ◆ A distanza di oltre due settimane, fuori degli entusiasmi e degli accasciamenti [...] in basso, percolando negli strati intermedi della composizione sociale, essa ha scatenato un rigetto forte e decisivo. (GiuseppeDeRita, Corriere della sera, 21 aprile 2005, p. 1, Prima pagina) • La Chiesa ruiniana, spiega [Ernesto] Galli Della ...
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neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada [...] Ostellino, Corriere della sera, 22 agosto 2004, p. 1, Prima pagina) • «Se la politica è consenso – obietta il professore [GiuseppeDeRita] – non può fondarsi su giudizi morali. Come ha fatto la stampa estera in queste settimane e come fa spesso la ...
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Sociologo italiano (n. Roma 1932). Laureato in giurisprudenza (1954), è stato funzionario dello SVIMEZ (1958-63). Consigliere delegato del CENSIS (1964-74), nel 1974 ne è diventato segretario generale. Dal 1989 al 2000 è stato presidente del...
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con gli accordi tra I. e Iugoslavia relativi...