gerundiogerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale [...] del verbo, derivato in italiano, come in altre lingue romanze, dalla forma ablativale del gerundio latino, il quale aveva natura nominale più accentuata in quanto sostituiva l’infinito per i rapporti sintattici espressi da casi diversi dal nominativo ...
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gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, [...] può essere usato sia come attributo sia come predicato, oppure in maniera impersonale (vir laudandus; vir laudandus est; laudandum est); nei verbi intransitivi solo come predicato impersonale (tacendum est). Poco com. l’uso come agg.: modo gerundivo. ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] (e, in greco, l’ottativo); m. infiniti (o, più propriam., forme nominali del verbo), l’infinito, il gerundio, il participio e, in latino, il gerundivo e il supino. 11. In musica: a. Successione ordinata di suoni secondo un ordine prestabilito. Nella ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] un desiderio: avessi io la sua intelligenza! Si pospone (quando non è sottinteso) anche al gerundio: vedendo io tutto quel disordine ...; mentre col gerundio passato si pone generalmente fra l’ausiliare e il participio: avendo io visto ... Talora il ...
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passato
1. Si dice PASSATO ciò che è andato oltre un certo limite, che ha superato un determinato punto (acqua passata). 2. MAPPA Come molte altre parole che indicano un movimento nello spazio, anche [...] dei tempi del verbo che segnalano che l’azione si è già verificata rispetto al tempo considerato come presente (participio, gerundio, condizionale, congiuntivo p.; il p. dell’infinito). 4. Quando ha funzione di nome, il termine indica il tempo ormai ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] : così andando si venne scontrato in que’ due suoi compagni (Boccaccio), gli capitò d’incontrarli. c. Seguìto da gerundio, indica l’azione nel suo svolgimento, nella sua graduale attuazione: mi veniva narrando che ...; veniva tessendo le sue lodi ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] un modo di essere senza includere una valutazione, e che quindi dev’essere determinato da un aggettivo o da un gerundio (come, per es., le parole latine fortuna, tempestas, valetudo). e. Premesso alla denominazione di una lingua, l’agg. medio ne ...
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ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] qualora, quando, o dalle locuz. purché, posto che, ammesso che, e sim.; talora ha forma implicita, col verbo al gerundio, al participio passato, o all’infinito con la prep. a. Nella sintassi italiana, per analogia con quella latina, si distinguono ...
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scomponendo
scomponèndo s. m. [gerundio di scomporre]. – In matematica, passaggio algebrico mediante il quale si passa dalla proporzione a: b = c: d alla nuova proporzione (a−b): a = (c−d): c, ovvero [...] all’altra (a−b): b = (c−d): d, ambedue equivalenti a quella iniziale (nel senso che se vale la prima proporzione valgono anche le altre, e viceversa) ...
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considerando
s. m. [dalla parola con cui incominciano le dichiarazioni: gerundio del verbo considerare], invar. – In diritto, ciascuno dei motivi che, nel testo di una legge, di una sentenza o di una [...] deliberazione, precedono la parte dispositiva ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano segnati dal caso nominativo e la sua costruzione...
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il gerundio italiano deriva dal gerundio...