nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, [...] ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno a P. Sérusier, sotto l’influsso di P. Gauguin; agli intenti naturalistici dell’impressionismo volevano contrapporre un’arte simbolista, basata sulla semplificazione della forma, sull’uso di toni piatti e di ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo [...] conformista dell’epoca guglielmina; influenzato dall’arte di van Gogh, Ensor, Munch e Gauguin, e da quella dei fauves, rappresentava liberamente, senza il vincolo di regole e canoni, il mondo interiore dell’artista, attraverso immagini ...
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postimpressionismo
s. m. [comp. di post- e impressionismo]. – Movimento artistico nato come reazione al naturalismo degli impressionisti: caratterizzato dalla tendenza a una maggiore essenzialità di [...] forme e colori, sul modello di pittori come P. Cézanne, P. Gauguin, V. Van Gogh, comprende indirizzi e correnti diverse, dal neo-impressionismo di G.-P. Seurat e P. Signac fino al divisionismo italiano e al simbolismo belga. ...
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Pittore francese (Parigi 1848 - Dominica, isole Marchesi, 1903). Entrato nel 1868 nella marina militare, visitò la Svezia e, nel 1870, la Danimarca. Di ritorno a Parigi, con alcune felici operazioni di borsa si assicurò un certo agio e incominciò...
sintetismo Corrente pittorica francese (synthétisme), facente capo a P. Gauguin, che in antitesi all’analisi visiva impressionista ricercò la sintesi formale di un soggetto elaborandone il ricordo o la visione interiore. Tecnicamente il s. si...