franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima [...] nel 1360 sotto il re Giovanni II di Valois; il termine, rimasto poi a indicare varie monete della Francia (e anche la moneta di conto equivalente alla lira, quando il franco cessò d’essere una moneta reale), è la denominazione ufficiale dell’unità ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come [...] , frase che s’incontra per la prima volta (intorno all’anno 1160) nel Metalogicon di Giovanni di Salisbury, spesso ripetuta – spec. durante la polemica accesasi in Francia alla fine del sec. 17°, e protrattasi poi per molto tempo, nota come querelle ...
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eccezione culturale
loc. s.le f. Deroga al principio del libero mercato, finalizzata a proteggere l’identità e le specificità di una cultura dal rischio di una progressiva convergenza verso un modello [...] un colpo di coda finale, la Francia è riuscita a strappare il diritto di veto sull’eccezione culturale, che verrà esercitato quando ritiene che il pluralismo audiotelevisivo e culturale sia messo in pericolo. (Giovanni Vigo, Giornale di Brescia, 15 ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] frase evangelica, divenuta proverbiale, chi è senza peccato scagli la prima p. (Giovanni 8,7), v. peccato, n. 1 b. Locuzioni fig.: p. d 〉, città della Francia settentr. nel dipartimento di Calvados), calcare oolitico usato in Francia per molte chiese ...
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penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa [...] vita di ispirazione francescana, istituito a Salamanca (1752) da Giovanni Alfonso Varela y De Losada, soppresso nel 1935; le Maria Elisabetta della Croce, e tuttora diffuse in Francia, dedite alla redenzione e protezione delle donne traviate; ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] P. Soprana a Genova; P. Latina, P. Pia, P. San Giovanni, P. San Sebastiano, a Roma; fece la strada che gli era stata , che permette il passaggio. In partic., P. d’Aquitania, nella Francia sud-occid., tra le Cevenne e i Pirenei; P. Burgunda, tra ...
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cappucciato
agg. e s. m. [der. di cappuccio2]. – 1. Fornito di cappuccio, che porta il cappuccio. In partic., frati c., i seguaci della riforma francescana di Giovanni de Puebla, così detti perché portavano [...] un cappuccio piramidale. 2. Cappucciati: associazione religiosa e sociale di laici in Francia, detta così dal bianco cappuccio che portavano. 3. Soprannome dato in Inghilterra ai lollardi per il fatto che rifiutavano di levarsi il cappuccio passando ...
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pacsarsi
v. intr. pron. Unirsi, contraendo un Pacs. ◆ Ieri è stato approvato dall’Assemblea nazionale il Pacs, patto civile di solidarietà, […] Qualsiasi coppia convivente potrà unirsi in un Pacs, fatta [...] . Chi vuole «pacsarsi» – il neologismo è già diffuso in Francia – deve firmare un vero e proprio «contratto» in cui fissa ci sarò». E ha mantenuto la promessa. Eccolo lì, Giovanni Palombarini, giudice della Corte di Cassazione, i capelli bianchi, la ...
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inaccogliente
agg. Che non accoglie, non ospitale. ◆ La Francia attraverso la Coppa del Mondo ha scoperto di essere una nazione molto accogliente; infatti per quell’occasione ha accolto ospiti da tutto [...] di fratellanza e di gioia che ha coinvolto l’intero stato. (Francesca Marcon, Stampa, 26 marzo 1999, Torinosette, p. 106) • «Giovanni Paolo II» raccoglie consensi tra le maggioranze e le opposizioni, al congresso e tra la gente. Ma nel coro di sì, c ...
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ipernazionalista
agg. Che esaspera concezioni e posizioni nazionalistiche. ◆ L’avanzata dell’estrema destra ha stravolto il quadro storico-politico della Francia contemporanea, segnando una sconfitta [...] autonomo con un’ideologia populista e ipernazionalista che in parte ne fa un collaboratore e non un antagonista di Russia Unita. (Giovanni Bensi, Avvenire, 4 dicembre 2007, p. 5, Primo piano) • La fiaccola nello Xinjiang non è un evento per la gente ...
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Nato il 30 novembre 1340, morto il 15 giugno 1416, terzogenito del re di Francia Giovanni II e di Bona di Lussemburgo. Egli ricevette la stessa raffinata educazione di suo fratello, il futuro Carlo V; fece le sue prime armi nella battaglia di...
Valente comandante ed abile uomo di stato, di grande autorevolezza e dalla politica ardita ed energica, la sua fedeltà alla Francia gli consentì di consolidare la propria posizione e ampliare i propri domini.
Vita e attività
Figlio (Chambéry...