Cossigheide
s. f. (iron.) Le gesta di FrancescoCossiga, già presidente della Repubblica (1985-1992). ◆ a coloro che hanno avuto in questi anni di «cossigheide» la pazienza di leggermi, devo dire di [...] ’Occidente e più lontani da Bisanzio e dalle Piramidi. Cossiga invece ha voluto realizzare tutt’altro disegno, (Paolo Guzzanti maggio 2006, p. 69).
Derivato dal nome proprio (Francesco) Cossiga con l’aggiunta del suffisso -eide.
Già attestato nella ...
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cossighiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di FrancescoCossiga; aderente all’Udr (Unione democratica per la Repubblica), partito da lui fondato nel 1998; relativo a FrancescoCossiga [...] e il malessere diffuso dei magistrati. (Guido Ruotolo, Stampa, 27 novembre 2007, p. 12, Interno).
Derivato dal nome proprio (Francesco) Cossiga con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 9 dicembre 1990, p. 8, Commenti ...
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concretista
agg. Nel linguaggio della politica, orientato alla soluzione di problemi pratici. ◆ In un sistema bipolare noi dell’Udr avevamo sempre previsto come punto finale (ciò che naturalmente non [...] e Totò Cardinale, diedero il loro contributo anche l’amico [Roberto] Napoli, l’amico [Agazio] Loiero e tanti altri. (FrancescoCossiga, Corriere della sera, 4 agosto 2000, p. 11, Politica) • Rutelli fa una promessa: «Quando ci sentirete parlare di ...
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Mastellopoli
s. f. inv. Situazione di confusione e scandalo politico legato al cambio di maggioranza realizzato da Clemente Mastella e da altri politici a lui vicini. ◆ Crolla Mastellopoli e la nave [...] quanto pensassimo. Insieme all’amico [Pier Ferdinando] Casini avevamo capito fin da un anno fa che nonostante l’intelligenza di [Francesco] Cossiga la nave dell’Udr sarebbe finita comunque sugli scogli». (R. I., Stampa, 20 gennaio 1999, p. 4, Interno ...
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tornacontista
s. m. e f. Chi si preoccupa esclusivamente del proprio tornaconto. ◆ Anche [Clemente] Mastella lasciò il Polo per [Francesco] Cossiga probabilmente perché [Silvio] Berlusconi non distribuiva [...] casacca ogni sei mesi. Così tutti scrivono che Mastella e Buttiglione sono oppurtunisti, tornacontisti, e via di seguito. (Francesco Merlo, Corriere della sera, 28 aprile 1999, p. 13, Politica) • Fra l’approvazione degli stage formativi dei Pip ...
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governo di tregua
loc. s.le m. Nel linguaggio politico, governo che, avendo una scarsa caratterizzazione politica, dovrebbe consentire di attenuare i toni dello scontro tra i diversi schieramenti. ◆ [...] “determinante”. (Mario Costa, Corriere d’informazione, 9-10 aprile 1960, p. 14) • Dopo le elezioni del '79 Pertini gli [a FrancescoCossiga, ndr] dà l'incarico di formare un "governo di tregua". Accetta ("Ma ho l'impressione che tregua non me ne darà ...
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esfiltrare
v. tr. Mettere in salvo, al riparo; portare fuori da una situazione e da un ambiente ostili. ◆ Socialisti? Se c’è un’atmosfera simbolica del disfacimento del Psi, è questa, al di là di ogni [...] , che «esfiltrammo» dall’Ungheria verso l’Austria, […] anche altri esponenti dell’insurrezione per sottrarli alla repressione sovietica. (FrancescoCossiga, Libero, 2 settembre 2006, p. 2, Primo Piano).
Derivato dal v. tr. (in)filtrare, con la ...
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decomunistizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi dell’ideologia comunista. ◆ [tit.] La Chiesa non vuole un comunista a Palazzo Chigi / I maggiori rischi per [Massimo] D’Alema vengono dal Cupolone. Ma il leader [...] dei Ds si è «decomunistizzato». Il ruolo dell’Udr e di [Francesco] Cossiga (Foglio, 19 ottobre 1998, p. 1, Prima pagina) • E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si deislamizzasse, così come si stava ...
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cattoliberista
s. m. e f. e agg. Chi o che contempera concezioni proprie del mondo cattolico con quelle d’impronta liberista. ◆ Dopo aver demonizzato i «cattocomunisti», si potrebbe dire ora che il leader [...] le due culture risultano molto più sfumate e distanti. Certo, i cattolici possono essere anche liberali, come sostiene per esempio [Francesco] Cossiga. Ma la cultura della solidarietà e dell’equità sociale mal si concilia con il liberismo più o meno ...
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cottaiolo
s. m. (iron.) Chi va soggetto a continui innamoramenti, a cotte improvvise e violente. ◆ E lui? Continua a leggere, a scrivere, a chiacchierare con la gente e guardarsi intorno, curioso della [...] spesso grandi difficoltà». Cottaiolo è un neologismo che identifica una persona facile ai cedimenti sentimental-intellettuali. [Francesco] Cossiga, in buona sostanza, si innamora spesso -- politicamente parlando -- di uomini che alla fine si rivelano ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 venne eletto presidente della Repubblica....
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...