morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] del comportamento umano in funzione di un fine soprannaturale. E con riferimento a scritti attinenti la filosofiamorale: Opere m. (lat. Moralia), titolo convenzionale delle opere minori di Plutarco; Lettere m. a Lucilio, di Seneca; Operette m., del ...
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filosofiafiloṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] ; a una prima suddivisione fondamentale tra f. teoretica e f. pratica (o morale o etica) si sono aggiunte altre distinzioni che hanno specificato la filosofia secondo i suoi oggetti: f. naturale, espressione usata sia in passato per indicare quella ...
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lungotermismo s. m. L'idea di assumere come priorità morale del presente il fatto di influenzare positivamente il futuro a lunghissimo termine. ◆ [William David MacAskill, professore associato a Oxford] [...] È nata nei circoli legati ai miliardari tech e ai filosofi dell’università di Oxford. Parliamo quindi di contesti molto principali pilastri del lungotermismo sono tre. Per prima cosa, la priorità morale non è fare del bene per il presente, o per il ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] Dio); più comunem. e genericam., principio di vita religiosa, morale, intellettuale di cui l’uomo è in varî modi e in pertanto, contrapposto alla materia (sostanza estesa); analogam., nella filosofia di Leibniz, lo spirito è la forma più alta assunta ...
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pratico
pràtico (ant. pràctico, pràttico) agg. [dal lat. tardo practĭcus, gr. πρακτικός «attivo, pratico», der. del tema di πράσσω «fare, agire»] (pl. m. -ci; ant. o pop. -chi). – 1. a. Che si riferisce [...] teoretica o speculativa; in partic., nella filosofia kantiana, ragione p. (più correttamente ragione pura p.) distinta dalla ragione pura teoretica, quella che studia le condizioni del mondo morale, dell’autodeterminarsi della ragione nella legge ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] che governano l’universo come fondamento di un ordine fisico e morale del quale anche l’uomo è partecipe: assecondare la n per sua stessa n.; esempî di varia n.; è nella n. della filosofia la ricerca della verità; è nella n. delle cose che ..., è un ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî [...] in giro!; mi sta facendo veri progressi; e sim. 3. s. m., ant. Chi si occupa di problemi etici, di filosofiamorale. ◆ Avv. eticaménte, dal punto di vista etico, secondo i principî dell’etica: azione eticamente giusta; adesione eticamente motivata. ...
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teoretico
teorètico agg. [dal lat. tardo theoretĭcus, gr. ϑεωρητικός] (pl. m. -ci). – 1. In filosofia, che appartiene o che si riferisce alla teoria o alla teoresi: studî t., problemi t.; avere interessi [...] teoria generale della realtà, distinta sia dalla filosofiamorale, o filosofia della pratica (che nel passato si preferiva chiamare addirittura filosofia pratica), sia dalla storia della filosofia. Talora sostantivato, con riferimento a persona: è ...
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vacanza
1. MAPPA La VACANZA è un intervallo di riposo di uno o più giorni, che nella ricorrenza di una festività o per un’altra circostanza viene concesso agli studenti e ai lavoratori, mentre le scuole, [...] di una carica o di un ufficio privi del titolare (v. di una cattedra episcopale; dichiarare la v. della cattedra di filosofiamorale; alla morte del re si ebbe una lunga v. del potere).
Parole, espressioni e modi di dire
avere, mandare il cervello ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] sta alla base di un ragionamento, di una convinzione: una teoria filosofica fondata su saldi p.; i p. basilari della dottrina cristiana; atteggiamento che, per essere fondato su una convinzione morale o su regole assolute di comportamento, non dev’ ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofia morale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività di scrittore, dedicata soprattutto...