tessiletèssile agg. e s. m. [der. di tessere]. – 1. agg. Che ha attinenza con l’arte del tessere, che concerne la tessitura: l’arte, la tecnica t.; prodotti t., i tessuti, i varî prodotti della tessitura, [...] t., tutti i materiali che vengono impiegati nella tessitura; fibre t., naturali (animali o vegetali), artificiali e sintetiche (v. fibra, n. 3); piante t., quelle da cui si ricavano fibretessili (per es., la canapa, il lino); industria t., che ...
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seta
séta s. f. [lat. pop. sēta, class. saeta «setola, crine»]. – 1. a. Sostanza elaborata dalla larva del lepidottero Bombyx mori, comunem. noto col nome di baco da seta, come secrezione di particolari [...] La mia letizia mi ti tien celato Che mi raggia dintorno e mi nasconde Quasi animal di sua seta fasciato). b. La fibratessile che si ricava dal bozzolo del baco da seta (detta perciò s. naturale) per essere successivamente lavorata in filato e poi in ...
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vigogna
vigógna s. f. [dallo spagn. vicunā, voce di origine quechua]. – 1. Mammifero artiodattilo della famiglia camelidi (lat. scient. Vicugna vicugna), diffuso nelle praterie alpine dall’Ecuador merid. [...] , sicché i suoi esemplari sono risultati drasticamente ridotti. È utilizzato dagli indigeni anche come bestia da soma. 2. a. Fibratessile ricavata dal pelo dell’animale, con cui si fanno tessuti di lana molto soffici e caldi, di alto pregio. b ...
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cotone
cotóne s. m. [dall’arabo quṭun]. – 1. Nome di varie specie di piante del genere Gossypium, della famiglia malvacee, nonché dei peli che rivestono i semi, dai quali si ottiene una fibratessile [...] giallo pallido, inodoro e insipido, usato nell’alimentazione, nella fabbricazione di saponi, di olî idrogenati e olî ossidati. 2. Fibratessile ricavata dai peli che rivestono i semi della pianta omonima, da cui si ottengono filati e tessuti. Tra i ...
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lino2
lino2 s. m. [lat. līnum]. – 1. Nella classificazione botanica, genere di piante della famiglia linacee (lat. scient. Linum), con più di 200 specie delle regioni temperate e subtropicali: sono erbe [...] lisce al margine, fiori azzurri in racemi terminali; non conosciuta allo stato spontaneo, è largamente coltivata per la pregiata fibratessile che se ne ricava, e per i semi che, macinati e spremuti, danno rispettivamente la farina di l. (polvere ...
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iuta
s. f. [dall’ingl. jute, che è dal bengalese jhōṭo o jhuṭo, cfr. sanscr. jūṭa o jatā «treccia di capelli»]. – 1. Fibratessile che si ricava dalla corteccia macerata di piante erbacee annuali del [...] , perciò deve avere requisiti di compattezza e di robustezza, oltre a peso e spessore determinati. 2. I. cinese, fibra ottenuta da una pianta della famiglia malvacee (Abutilon theophrasti) che si coltiva in Russia, Argentina, ecc., usata per cordami ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di [...] buone lane (Verga); meno com. con uso assol.: che l. quel ragazzo!; son certe lane! 2. Fibratessile d’origine vegetale o artificiale: l. vegetale, fibre vegetali presenti nei frutti capsulari o intorno ai semi di diverse piante (per es., il capoc ...
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gombo
gómbo s. m. [da una voce bantu, ki-ngombo]. – Nome indigeno della pianta abelmosco, dal cui fusto si ricava una fibratessile (fibra di gombo o di bamia). ...
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nanofibra
s. f. Fibra che ha un diametro misurabile sulla base di grandezze di ordine nanometrico. ◆ Vi sono attualmente promettenti ricerche verso una buona soluzione per immagazzinare idrogeno in nanofibre [...] , Rapporti-Energia e ambiente) • Il laboratorio di tecnologia tessile del Cnr di Biella prepara nanofibre sintetiche per tessuti ad (‘relativo a una struttura infinitamente piccola, dell’ordine di un miliardesimo di unità’) aggiunto al s. f. fibra. ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] lavoro o nelle proprie abitudini. f. Nell’industria tessile, o. laterale, il grado di polimerizzazione e l’orientamento delle macromolecole costituenti una fibra, cioè la compattezza della fibra medesima. 2. Usi più partic., impliciti nei sign ...
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Fibra tessile artificiale che si ottiene per filatura di una soluzione di caseinato di sodio in un bagno acido coagulante, contenente acido solforico e solfato acido di sodio; le bave così ottenute sono poi trattate in autoclave con aldeide...
Fibra tessile che si ricava dalla corteccia macerata di piante di diverse specie del genere Corchorus, piante erbacee annuali della famiglia Tigliacee, e specialmente da Corchorus capsularis e da Corchorus olitorius: il primo, originario dell’India,...