femminista
s. m. e f. e agg. [der. di femmina] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del femminismo: le rivendicazioni delle f.; proclamarsi femminista. Come agg., del femminismo, delle femministe: il movimento [...] f.; i comitati f. per il suffragio elettorale delle donne; una manifestazione femminista. ...
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pseudofemminista
(pseudo-femminista, pseudo femminista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene un femminismo superficiale, opportunistico, privo di una profonda elaborazione ideologica. ◆ In poche ore [...] 2001, p. 1, Prima pagina) • Il film filippino tanto decantato si rivela una super bufala: l’incesto multiplo un pretesto pseudo-femminista per scene porno-soft. (Foglio, 31 agosto 2001, p. 2) • Fare una festa che le descriva come donne forti e capaci ...
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neofemminista
(neo-femminista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’ideologia femminista. ◆ Scrupolosamente, [Giuliano] Amato ha preso in mano il «dernier cri» delle caposcuola del filone neo-femminista [...] Sì, ci voleva [Pietro] Ingrao che dal palco dice tra gli applausi «la lotta continua», Ingrao rinato in mezzo alle neo-femministe che si battono contro la legge sulla fecondazione artificiale. Ingrao divertito dal vedere il corteo nato per non essere ...
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transfemminista (trans-femminista) agg. e s. f. e m. Che, chi esprime e sostiene le posizioni del transfemminismo. ◆ Se si possono considerare gli anni sessanta come il momento in cui sono emersi i movimenti [...] giugno 2017, Società; traduzione di Federico Ferrone) • In Italia, [la parola favoloso] indica anche un posizionamento trans-femminista perché è un termine adottato da diverse realtà, tra cui il Movimento identità transessuale. "Chiamando l'agenda in ...
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ruolista
s. m. e f. e agg. Chi o che si attiene rigidamente a un ruolo. ◆ [tit.] Sant’Ambrogio, un femminista (ma non «ruolista») convinto [testo] […] Testo profondamente femminista [il «De viduis»] [...] ma non ruolista, concreto per non dire pratico, (Luca Doninelli, Giornale, 25 settembre 2002, p. 24, Cultura).
Derivato dal s. m. ruolo con l’aggiunta del suffisso -ista ...
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ultrafemminista
agg. Schierato su posizioni eccessivamente femministe; femminista a oltranza. ◆ Il 18 dicembre 2004, su «Liberazione», un «giovane studente-lavoratore» ha scritto una lettera di protesta [...] sono registrati nominalmente). Accade tutto e il contrario di tutto. (Giovanna Casadio, Repubblica, 8 febbraio 2006, p. 14).
Derivato dall’agg. femminista con l’aggiunta del prefisso ultra-.
Già attestato nella Repubblica del 16 dicembre 1987, p. 8. ...
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schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, [...] nuova idoletta di quelle che solo lei sa confezionare per perdere: radical–chic in maniera spropositata, sardinista, femminista, immigrazionista al peperoncino, schwaista distruttrice della lingua italiana, già bambina di Obama, poi bambina di Prodi ...
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porno etico loc. s.le m. 1. La pornografia, intesa come attività produttiva e come genere di spettacolo, praticata seguendo princìpi che rispettino sia i diritti di chi vi lavora sia una visione non discriminatoria [...] per chi ci lavora. (Giada Ferraglioni, Open.online, 18 giugno 2020, Attualità) • [tit.] Può esistere un porno etico e femminista? [catenaccio] Oggi c'è chi prova a dare una risposta concreta a questa domanda. (Elle.com, 14 novembre 2022, Sesso ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire [...] spazi di conflitto. “Transfemminismo” è un termine che la possibilità comunicativa e politica di significare un diverso modo del femminismo di stare in relazione innanzitutto con sé stesso. Esso indica, in un senso, un percorso di attraversamento dei ...
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emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, [...] . 29, Cultura) • [Caterina Botti, nel libro «Madri cattive», 2007] cita Simone de Beauvoir e il suo lascito femminista senza lasciarsi del tutto convincere dalla tesi secondo cui le donne, per proseguire nel loro cammino «emancipazionista», avrebbero ...
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Scrittrice e femminista italiana (Firenze 1931 - Milano 1982). Ultimati gli studi universitari, ha dato inizio a una brillante e lunga carriera come critica d’arte, per poi ricoprire un ruolo di rilievo nel nascente movimento femminista italiano....
Riformatrice sociale e femminista statunitense (Cedarville, Illinois, 1860 - Chicago 1935). Nel 1889 fondò la Hull House di Chicago, il più grande istituto di educazione sociale popolare negli USA, che diresse fino alla morte. Scrisse di argomenti...