faggiofàggio s. m. [dal lat. fageus, agg., der. di fagus «faggio»]. – 1. Albero delle fagacee (Fagus sylvatica), alto sino a 30 m, che si trova in gran parte dell’Europa e Asia occid., e in Italia forma [...] a caldo, che può essere usato come olio commestibile, ma è per lo più utilizzato in saponeria. 2. Il legno del faggio: è un legname a fibre corte, pesante, facilmente fendibile, che, esposto al vapor d’acqua (f. evaporato), acquista flessibilità e ...
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cascina
s. f. [forse der. del lat. capsa «recipiente»; cfr., nel sign. di fabbricato rurale, il lomb. ant. cassina, forma già documentata nel lat. mediev.]. – 1. a. Nell’Italia settentr., complesso di [...] e il burro. A Firenze, le Cascine, vasto parco, con ippodromo e luogo di passeggio, così chiamato per le cascine che vi erano un tempo. 2. tosc. a. Cerchio di faggio dove si preme il latte rappreso per fare il cacio; cascino. b. Assicella di legno di ...
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fagacee
fagàcee s. f. pl. [lat. scient. Fagaceae, dal nome del genere Fagus, e questo dal lat. class. fagus «faggio»]. – Famiglia di piante amentifere, comprendente numerose specie delle regioni temperate [...] e tropicali, tra cui il faggio, il castagno, la quercia, ecc.: sono alberi e arbusti con foglie stipolate, fiori monoici e caratteristico frutto a noce, circondato alla base o nascosto durante la maturazione da un involucro detto cupola (per cui sono ...
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fagopiro
s. m. [comp. del lat. fagus «faggio» e del gr. πυρός «grano, frumento», perché i frutti hanno forma trigona come quelli del faggio]. – Nome dotto del grano saraceno (Fagopyrum esculentum). ...
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troncone
troncóne s. m. [der. di troncare; in qualche accezione è sentito come accr. di tronco2]. – 1. La parte di un tronco d’albero che resta nel terreno dopo che l’albero è stato spezzato (da un fulmine, [...] intesa con l’una o con l’altra accezione): I’ l’ho più volte ... sopra l’erba verde Veduto viva, e nel troncon d’un faggio (Petrarca); Stanco mi appoggio or al troncon d’un pino (Foscolo). 2. a. La parte che resta di un arto amputato, moncone: il t ...
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muschioso
muschióso agg. [der. di muschio2: v. muscoso]. – Ricoperto di muschio: Ahi quanta invidia t’aggio, Alto e m. faggio (Poliziano); l’odore m. degli scogli, scoperti dalla marea, galleggiava a [...] pelo d’acqua (Giorgio Montefoschi) ...
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cretto
crètto s. m. [der. di crettare]. – 1. Crepa, fenditura nel muro o altrove: un intonaco pieno di cretti; c’è un grande c. nel vaso; meno com., screpolatura profonda nella pelle, per geloni e sim. [...] si riscontra nei tronchi di alberi piuttosto vecchi sia in piedi, come nel castagno, sia dopo l’abbattimento, come nel faggio: c. centrale, o radiatura o stellatura, quando la fenditura parte dal midollo; c. periferico o del gelo, quando incomincia ...
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esca
ésca s. f. [lat. esca «cibo; fig., allettamento», dalla radice es- (alternante con ed-) di edĕre «mangiare»]. – 1. a. ant. Cibo degli animali e meno comunem. dell’uomo: quasi non rimasono colombi [...] con spaccature longitudinali accompagnate da annerimento del legno. Anche, malattia dei tronchi di varî alberi come faggio e betulla, determinata da alcuni funghi (Fomes fomentarius, Fomes igniarius, e altre poliporacee), che penetrano nella ...
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fàggio Albero delle Fagacee (Fagus sylvatica), alto sino a 30 m, che si trova in gran parte dell'Europa e dell'Asia occidentale. Ha chioma ampia, ovale, folta; foglie ovate, sottili; fiori unisessuali; frutti con pericarpo coriaceo e rossigno...
faggiòla Frutto del faggio, detto anche faggina, con pericarpo coriaceo, composto da due acheni racchiusi in una cupola spinosa. Le f. sono commestibili e hanno un elevato contenuto in olio (15÷20%), utilizzato anche per scopi alimentari. Sono...