riformarifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità [...] la r. protestante (e assol., con iniziale maiuscola, la R., l’etàdella R., ecc.), il movimento che, nel sec. 16°, portò alla frattura, all’interno della cristianità, tra cattolici e riformati, cioè luterani, calvinisti, anglicani, ecc. 2. Usi e sign ...
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ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" [...] , o arrivato nel nostro paese entro il dodicesimo anno di età, di poter diventare cittadino italiano al termine di uno o Vede spiragli per arrivare a una riformadella legge? [R] «Il vero problema è che finora la riforma non l'ha voluta nessuno perché ...
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ergastolo ostativo loc. s.le m. Pena detentiva a vita che non prevede la possibilità di assegnare al recluso il lavoro all’esterno, la semilibertà e i benefici penitenziari (per es., permessi premio). [...] certezza di morire in carcere. (Lettera all'Unità, 22 marzo 2010, p. 20, Forum) • Marcello Dell'Anna ha trascorso la maggior parte della vita in carcere; quasi l'età di suo figlio, che ha venticinque anni. Sta scontando l'ergastolo ostativo per reati ...
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superbonus
(super-bonus), s. m. inv. Incentivazione speciale; con particolare riferimento all’incentivo economico assegnato per legge ai lavoratori del settore privato che scelgono di non andare in pensione, [...] e 57 di età i lavoratori dipendenti privati e pubblici, ancora 35 anni di versamenti e 58 di età gli artigiani, i Inpdap: il 32,7% dello stipendio. (Messaggero, 30 settembre 2003, p. 4, Primo piano) • [tit.] Riforma previdenziale / Pensioni, più di ...
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quota 100
(Quota 100) loc. s.le f. Nel calcolo dell’età pensionabile, somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva, al fine di raggiungere il valore 100; per estensione, il provvedimento sulle [...] dall'attuale "quota 96" (max 61 anni di età) si passerebbe con un salto dell' età anagrafica a 63 anni nel 2012. (Roberto Petrini, Repubblica, 12 agosto 2011, p. 6, Economia) • La Quota 100 è una riformadelle pensioni che era già stata proposta dal ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] un determinato tipo estetico), in espressioni che alludono all’età in cui certe forme vennero di moda, alla persona dal 1° settembre; s. della Natività, dal giorno di Natale, il 25 dicembre. Se è intervenuta una riforma del calendario, si aggiunge la ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] particolari: t. età, l’età, e quindi il periodo della vita umana, che va dai 60 anni in poi: università della t. età (v. la quota dell’asse ereditario della quale il testatore poteva liberamente disporre; t. residuo, nella riforma fondiaria, ...
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tomismo
s. m. [der. del nome lat. Thomas, corrispondente all’ital. Tommaso]. – Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di s. Tommaso d’Aquino (1225 o 1226-1274) e la corrente di pensiero [...] cui ha dato luogo nel corso della storia, a partire dalla fine del 13° secolo: la crisi del t. nell’etàdellaRiforma; la rinascita del t. nella teologia dell’Ottocento. ...
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interim
ìnterim s. m. [dal lat. intĕrim, avv., «frattanto, nel frattempo», der. di inter «tra»]. – 1. ant. Intervallo di tempo (in senso generico), nelle locuz. nell’i., in questo i. e sim., nel frattempo, [...] anche l’i. degli Esteri. 3. In senso storico, in Germania, durante la lotta tra luterani e cattolici nell’etàdellaRiforma, accordo provvisorio tra le parti, in attesa che un concilio ecumenico definisse le questioni controverse: l’i. di Augusta ...
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adiaforo
adiàforo agg. [dal gr. ἀδιάϕορος, comp. di ἀ- priv. e διάϕορος «differente»]. – Termine dotto, grecismo equivalente all’ital. indifferente; in partic., nell’etica dei cinici e degli stoici, [...] autorità documentaria, tra le quali è impossibile decidere in base a criterî interni o con l’aiuto dello «stemma». Nell’etàdellaRiforma, il teologo ted. Melantone e altri teologi dichiararono (22 dic. 1548) adiaphora, cioè «cose indifferenti», in ...
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(ted. Aachen, fr. Aix-la-Chapelle) Città (258.770 ab. nel 2006) della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), situata al confine con il Belgio e i Paesi Bassi, a 174 m s.l.m. Si è sviluppata soprattutto come città commerciale. L’economia...
(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; nel Medioevo fu attribuito a un’area...