essere
1. MAPPA Il verbo ESSERE, nel suo significato proprio, afferma l’esistenza, l’essenza in sé, senza ulteriore specificazione (Dio è; penso, dunque sono). È spesso unito alla parola ci, e si usa [...] è un amico) o un avverbio (è meglio non parlarne). 8. MAPPA Quando invece essere è un sostantivo, indica ciò che esiste, e dunque un ente (l’E. supremo; l’e. in sé); può essere riferito agli uomini, agli animali e a tutto ciò che è esistente (gli ...
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supremosuprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo [...] ’ultimo voto in punto di morte. c. Grandissimo, sommo: pregustare la gioia s.; vivevano i mortali in quella suprema miseria che eglino sostengono insino ad ora (Leopardi). ◆ Avv. supremaménte, sommamente, in massimo grado: esseresupremamente felice. ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] gran mar de l’e. (Dante). Quindi ente, nel suo valore assoluto: l’E. supremo, l’e. in sé, Dio. b. Si può riferire anche (e con quest’uso può avere il plur. esseri) agli uomini e alle cose esistenti, con valore indeterminato: tutti gli e. viventi; gli ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] li g. di quella, pervenne ad essere pretore di Siracusa (Machiavelli); g. inferiore, superiore; l’infimo, il più alto, il supremo g.; fig., tenere il supremo g., avere il primato: tenevano il supremo g. nella pittura (Vasari); acquistare, ottenere ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche [...] del suo carattere che più di tutte fa risalire al suo essere svizzera? [R] «La mia svizzeritudine si riconosce soprattutto nella dell’impresa, pensassi al nostro tempo, il solo, supremo ritrattista di verità, e di verità scavata sino all’impudenza ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente [...] con cui veniva acclamato, dopo un’importante vittoria, il comandante supremo dell’esercito. b. Dal sec. 1° d. C., finiti i varî imperi nazionali e coloniali, ha continuato ad essere usato come traduzione del titolo di sovranità del sovrano del ...
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moderatore
moderatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. moderator -oris]. – 1. a. Chi modera, chi induce a moderazione o pone un freno, una regola: fu un saggio m. della violenza popolare; la ragione [...] deve essere moderatrice degli istinti. Per estens., chi dirige e coordina un dibattito, in convegni, tavole rotonde e sim., e spec. alcune chiese protestanti e presbiteriane, il presidente della suprema autorità ecclesiastica (collegiale). 3. a. Nome ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] gesto di minaccia; venire alle m., a rissa, a battaglia; anticam. anche essere alle m. (Mostra d’aver, come tu avrai in effetto, Disio che consacrazione divina dell’autorità sovrana e poi del supremo potere giudiziario; si trova raffigurata in monete, ...
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tribunale
1. MAPPA Si chiama TRIBUNALE il luogo, chiamato anche palazzo di giustizia, dove hanno sede gli organi giudiziari e dove i giudici esercitano il loro ruolo (andare in t.; le sale, i corridoi [...] si deve rendere conto del proprio operato e della propria condotta morale per essere giudicati (il t. di Dio; il t. della coscienza; il tribunale per i minorenni
tribunale rivoluzionario
tribunale supremo
Citazione
L’avvocato, con rabbia e disappunto ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, [...] gioco, i g. delle corse; il supremo g., Dio; nominare qualcuno g. del contraddittorio; farsi g., atteggiarsi, impancarsi a g.; tu solo sei g. del tuo operato; vuol farla da g. in tutto; essere g., essere buon g., essere in grado, avere la capacità di ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
Ukepenòpfü (o Kepenopfü) L’essere supremo della popolazione Naga (Myanmar settentrionale). La sua attività di creatore sembra attuarsi soprattutto nella sfera della vita del genere umano. È incerta la natura del suo sesso.