esercizioeṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] e. di un diritto, dei proprî diritti; libero e. delleproprie facoltà; e. arbitrariodelleproprieragioni (v. arbitrario). 2. a. Qualsiasi atto con E. provvisorio, la continuazione temporanea dell’eserciziodell’impresa del fallito, che il tribunale ...
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arbitrarioarbitràrio agg. [dal lat. arbitrarius, der. di arbĭter «arbitro»]. – Che dipende dalla volontà e dall’arbitrio del singolo senza riferimento a legge o norma esteriore: pena a., nei vecchi [...] giudice; esercizio a. delleproprieragioni, reato di chi, potendo ricorrere al giudice, si fa ragione da sé con violenza o minacce; interpretazione a., non giustificata; così assenza a., e sim. ◆ Avv. arbitrariaménte, in modo arbitrario; di propria ...
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ragioneragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] giudiziaria (concetto espresso anche con la frase, più tecnica, esercizioarbitrariodelleproprieragioni). Nel linguaggio giur. (anche moderno, soprattutto in storia del diritto), ragion fàttasi, espressione usata per indicare ogni forma di difesa ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si [...] libro VI del codice civile. In diritto penale, t. arbitrariadelleproprieragioni, titolo del capo del codice penale nel quale sono previsti i reati di esercizioarbitrariodelleproprieragioni e di duello. 2. a. Difesa, salvaguardia, protezione di ...
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Delitto commesso da chi, al fine di esercitare un preteso diritto, pur potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo mediante violenza sulle cose (art. 392 c.p.) o usando violenza o minaccia alle persone (art. 393...
La legge considera delitto il fatto di colui il quale, anziché rivolgersi all'autorità giudiziaria per ottenere il riconoscimento di un proprio opinato diritto, si fa giustizia da sé usando violenza sulle cose o sulle persone. Il delitto di...