dixieland
〈dìksiländ〉 s. angloamer. [da Dixieland, denominazione popolare (la cui etimologia è variamente spiegata) degli Stati Uniti del sud], usato in ital. al masch. – Stile di jazz tradizionale sorto [...] nel 1917 a New Orleans, eseguito da complessi di strumentisti bianchi ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità [...] una tecnica strumentale estremamente libera ed eterodossa. Le denominazioni j. caldo e j. freddo per indicare rispettivam. il jazz tradizionale (dixieland e New Orleans) e il jazz moderno (dal be-bop in poi) sono ormai in disuso: quando non sai cos ...
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Stile di jazz proprio di complessi formati da musicisti non afroamericani. Nato come imitazione della musica nera tipica di New Orleans, e anch’esso basato sul largo uso dell’improvvisazione, il d. rappresenta un’evoluzione del linguaggio jazzistico,...
Trombonista e caporchestra statunitense (n. Clarinda, Iowa, 1904 - m. 1944). Collaborando dal 1929 con R. Nichols, B. Goodman, J. e T. Dorsey, fu tra i jazzisti bianchi che guidarono l'evoluzione dal Dixieland allo Swing orchestrale degli anni...