volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] contrapp. al latino letterario, e detto anche latino popolare o parlato o preromanzo, che è alla base delle lingue e dei dialettiromanzi, e la cui storia comincia quando (intorno alla metà del sec. 2° a. C.) nasce un’opposizione tra lingua scritta e ...
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galloromanzo
galloromanżo agg. e s. m. [comp. di gallo1 e romanzo1]. – In linguistica, denominazione dei dialettiromanzi della Francia e dell’Italia settentr. (a eccezione del veneto), formatisi nella [...] Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni fonetici dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico (per es., la palatalizzazione di ca, ga, il passaggio di u latina a ü e di a tonica ...
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ravanare
v. tr. Negli usi colloquiali, rovistare, rimestare creando disordine; usato anche in senso fig. ♦ Tra tutti i Bunnymen ci sembrano i più bravi e giustamente i più rinomati. I più svelti a ravanare [...] esistenziale? "È esattamente il contrario. Nei miei primi tre romanzi sono andato a rovistare (a 'ravanare' , diciamo noi .com, 18 dicembre 2007, Nòva) • [tit.] Bello ravanare nei dialetti altrui, è / tutta cultura. (Giornale.it, 8 luglio 2009, ...
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Dialetti romanzi, formatisi nella Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico. I fenomeni fonetici più caratteristici sono la palatalizzazione di ca, ga, il passaggio di u latina...
mozaràbico Gruppo di dialetti romanzi arabizzati parlati nei territori spagnoli sottoposti alla dominazione musulmana fra l'8° e il 13° secolo. Le esigue testimonianze scritte del m., per es. le khargia (brevi refrain a congedo di composizioni...