temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] nelle equazioni che esprimono le leggi fisiche; derivata t., la derivata rispetto al tempo; evoluzione t. di un t. che lo spirituale. 3. Liturgia t., o anche soltanto il temporale s. m., la parte più importante dell’anno liturgico: ha per centro ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] b. In fisica, dimensione di una grandezza (detta derivata rispetto a un’altra scelta come fondamentale), l’esponente per es. il tempo nel cronotopo, o «continuo spazio-temporale», preso in considerazione dalla teoria della relatività) necessario a ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] il quinto in o. di tempo, tenendo conto cioè della successione temporale. e. Più astrattamente, il criterio, il metodo che si segue un atto qualsiasi; in questo sign. (molto com. e derivato per sviluppo del sign. fondamentale) è in genere sinon. di ...
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derivatorederivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito [...] nei calcolatori analogici, circuito che trasforma una tensione o una corrente variabile nel tempo in altra che rappresenta la derivatatemporale della prima. In elettrotecnica, come s. m., commutatore o interruttore che serve per porre un circuito in ...
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differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo [...] una tensione il cui andamento nel tempo è rappresentato, a meno di costanti moltiplicative, da una funzione che è la derivatatemporale della funzione data. 2. intr. pron. a. Rendersi, o essere reso differente per determinate qualità o caratteri: ci ...
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differenziatore
differenziatóre agg. (f. -trice) [der. di differenziare]. – Che differenzia, che serve a differenziare: l’elemento d. di due situazioni analoghe. In elettronica, circuito d. (o semplicem. [...] differenziatore, s. m.), circuito che dà in uscita un segnale rappresentante la derivatatemporale del segnale, variabile nel tempo, applicato all’ingresso. ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del [...] di varie situazioni. O, infine, il termine spaziale o temporale o comunque quantitativo che non può o non deve essere frequente, e spesso abusata, la locuz. avv. al limite (prob. derivata dalla matematica: v. al numero seg.), al massimo, tutt’al più, ...
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Fisica
È la grandezza cinematica che descrive la variazione della velocità di un punto P nel tempo. Detta v la velocità istantanea di P, si definisce il vettore a. a come la derivata temporale del vettore v:
avendo indicato con OP il vettore...
fìsica matemàtica Disciplina scientifica che si propone di descrivere in termini matematici rigorosi i fenomeni fisici.
Abstract di approfondimento da Fisica matematica di Gianfausto Dell’Antonio (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica)
La...