danaedànae s. f. [lat. scient. Danae, dal nome (lat. Danae, gr. Δανάη) della mitica figlia di Acrisio, re di Argo]. – Genere di liliacee, con una sola specie (Danae racemosa) della Siria e della Persia: [...] è un’erba perenne, alta fino a un metro, a rami con foglie squamiformi e fillocladî larghi, non fioriferi, coltivata, per il bel fogliame sempreverde, come pianta ornamentale ...
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pioggia
piòggia s. f. [lat. pop. *plŏia (per il class. plŭvia), der. di plŏvĕre, forma tarda per il class. plŭĕre: v. piovere] (pl. -ge). – 1. a. In meteorologia, precipitazione atmosferica allo stato [...] di foco dilatate falde» (Inf. XIV, 28-29); p. d’oro, quella in cui secondo il mito si tramutò Giove per raggiungere Danae (cfr. anche, con allusione allo stesso fatto: quel nuvol d’oro Che poi discese in prezïosa pioggia, Petrarca). In usi fig.: una ...
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lauro
làuro s. m. [dal. lat. laurus: v. alloro]. – 1. a. In botanica, e nel linguaggio letter., altro nome dell’alloro: sovente avverrà che ’l crin si cigna Or di lauro, or di quercia, or di gramigna [...] a. In Toscana, sinon. di lauroceraso. b. L. alessandrino, nome di alcune liliacee, e in partic. della specie Danae racemosa, che presentano cladodî sempreverdi, e perciò spesso coltivate nei giardini. c. L. canforo, l’albero della canfora (Cinnamomum ...
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botanichese
s. m. La terminologia specialistica della botanica. ◆ In autunno e durante l’inverno maturano «i frutti» della Danae. Sono molto belli sia per il loro vivo ed allegro arancione che per la [...] trasparenza dell’opale. Dopo un’estate calda e non troppo secca, i frutti sono particolarmente abbondanti e creano un vivace contrasto tra le scure e lucide foglioline (chiamate cladodi in rigoroso «botanichese») ...
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(gr. Δανάη) Eroina della mitologia greca. Il padre Acrisio, re d’Argo, avendo saputo dall’oracolo di Delfi che sarebbe morto per mano di un figlio di D., la rinchiuse in una stanza (o torre) di pietra (o di bronzo), ma Zeus sotto forma di pioggia...
DANAE (Δανάη)
G. Cressedi*
Figlia di Acrisio, re di Argo, e di Euridice (v.). Il padre sa dall'oracolo che il figlio di D. lo avrebbe ucciso e fa costruire una stanza di bronzo dove chiude D. con la nutrice; Giove, però, riesce a penetrarvi...