dalmaticodalmàtico agg. [dal lat. Dalmatĭcus, gr. Δαλματικός] (pl. m. -ci). – Della Dalmazia (è forma meno com., con senso generico, di dalmata). In partic., lingua d., e più spesso il dalmatico, come [...] s. m., antica lingua neolatina che, parlata nel medioevo in Dalmazia, si è conservata fino alla seconda metà del sec. 15° a Ragusa e più a lungo (fin verso la fine del sec. 19°) nella città di Veglia sull’isola ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero [...] romano (e che sono, da occidente verso oriente: portoghese, spagnolo, catalano, francese, provenzale, sardo, italiano, ladino, dalmatico, romeno). Anche, delle letterature scritte in tali lingue, e per estens. delle genti che le parlano e della loro ...
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veglioto
vegliòto agg. e s. m. (f. -a). – Di Véglia, isola (e capoluogo dell’isola) dell’Adriatico settentr., situata nel golfo del Quarnaro tra la costa croata e l’isola di Cherso (il nome croato è [...] veneziano, il castello v. dei Frangipane; il dialetto v., o assol. come s. m. il veglioto, varietà settentrionale del dalmatico estinta nel sec. 19° (l’ultimo vecchio che parlava ancora il veglioto, Antonio Udina, morì nel 1898); la popolazione v ...
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Antica lingua neolatina che, parlata nel Medioevo in Dalmazia, si è conservata fino alla seconda metà del 15° sec. a Ragusa e più a lungo nella città di Veglia. Oltre alla documentazione del veglioto, è nota dai documenti che ne registrano parecchi...
Figlio di M. Calvo; console nel 119 a. C., combatté contro i Dalmati e trionfò nel 117 assumendo il soprannome di Dalmatico. Censore nel 115, radiò 32 senatori dal senato. Nel 114, pontefice massimo, fu giudice nel processo delle Vestali. Morì...