valere
1. MAPPA Riferito a una cosa, il verbo VALERE significa avere valore o pregio (una poesia, un quadro, uno spettacolo che vale molto, poco; una lode, un giudizio che vale assai poco), 2. MAPPA [...] un violino d’autore come questo?; è merce che vale; quel diamante varrà più di diecimila euro; vale un tesoro, vale tanto oro quanto pesa,
il gioco non vale la candela
non valere un’acca, un corno, un fico secco, uno zero
tanto vale
uno vale l’altro ...
Leggi Tutto
valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] morto; vale più un’oncia di reputazione che mille libbre d’oro, ecc. b. Avere un determinato prezzo: roba che vale Perù; è una segretaria che vale tanto oro quanto pesa); al contrario, non vale uno zero, un’acca, un corno, un cavolo, un fico secco, ...
Leggi Tutto
grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] di fuso o di corno che si producono sulle spighe della segale e di altre graminacee colpite da segale cornuta. e. Al plur alla 600a parte dell’oncia d’oro, emessa come moneta effettiva a cominciare dal regno di Ferdinando I d’Aragona (2a metà del sec ...
Leggi Tutto
giubileo
giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno [...] ° anno dalla prima messa, dall’assunzione all’episcopato; meno com., g. di regno, di matrimonio, di cattedra, e sim. 4. G. d’oro: moneta d’oro, del valore di 3 ducati, fatta coniare dal papa Niccolò V in memoria dell’anno santo 1450 da lui celebrato. ...
Leggi Tutto
bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Cornod’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] alla letteratura, l’agg. è anche usato talvolta a indicare quel gusto raffinato e prezioso che fu proprio di alcuni scrittori (D’Annunzio, ecc.) della fine del sec. 19°; quest’ultimo sign. è in relazione col titolo del giornale Cronaca bizantina ...
Leggi Tutto
padiglione
padiglióne s. m. [lat. papilio -ōnis «farfalla», e anche «tenda militare»]. – 1. a. Tenda da campo, di grandi dimensioni e riccamente addobbata, che un tempo si usava innalzare negli attendamenti [...] , generalmente color porpora, bordato e frangiato d’oro, entrato in uso verso la fine del sec. 17°. d. fig., poet. La volta celeste: campana (e perciò chiamata anche campana): il p. del corno, delle tube, ecc. 5. Nelle autovetture, la parte superiore ...
Leggi Tutto
Corno d’oro (turco Istanbul Haliç o Haliç) Il porto di Istanbul, così chiamato per la forma del suo retroterra e per le ricchezze d’ogni specie che vi portavano le navi. Costituisce un ottimo sito naturale per larghezza (da 350 a 900 m), profondità...
(turco Fener) Quartiere storico di Istanbul sul Corno d’Oro, sede del Patriarcato ecumenico dei greco-ortodossi, e quindi denominazione del Patriarcato stesso.
Ebbero il nome di Fanarioti gli appartenenti alle famiglie greche, stanziate nel...