perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro [...] ; a perficere, a consumare quella penitenza e contrizione spirituale, Francesco aveva così chiamata e costretta la morte ... (Bacchelli). ◆ Più usate le forme composte con il part. pass. perfètto, nelle quali questo conserva ancora, come latinismo ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica [...] di fede, di speranza, di carità, di dolore o di contrizione. e. Locuz. particolari: mettere, porre, tradurre in a., ., riconoscere apertamente: dobbiamo dargli a. della sua lealtà, della sua perfetta buona fede. 5. Al plur., atti (come traduz. del lat ...
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È definita dal concilio di Trento (sess. XIV, c. 6) "dolore dell'animo e detestazione del peccato commesso, col proposito di non più peccare in avvenire". Si distingue in imperfetta, che è l'attrizione (v.), e perfetta: a quest'ultima hanno...
Nella dottrina cattolica relativa alla giustificazione, il dolore del peccato commesso, che grava come un peso sull’animo del penitente, conscio di avere perduto i benefici divini e meritato il futuro castigo.
Provenendo dalla considerazione...