titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] , La qual per me ha ’l titol de la fame (Dante, con riferimento alla torre, dove furono rinchiusi e fatti morire di fame il conteUgolino con i suoi figli e nipoti); Sì bel titol d’Amore ha dato il mondo A una ceca peste (Poliziano). 5. a. Riferito a ...
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pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] pasto dei vermi; La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator (Dante), dal teschio dell’arcivescovo Ruggieri, che il conteUgolino rode rabbiosamente. b. In medicina: p. di prova, in diagnostica, pasto rivolto a provocare e valutare una particolare ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] dare le dimissioni; introdotto dai verbi dovere e bisognare, spesso in principio di una narrazione; Tu dei saper ch’i’ fui conteUgolino (Dante); dovete dunque sapere che, in quel convento, c’era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava ...
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tradire
v. tr. [lat. tradĕre «consegnare», attraverso il sign. di «consegnare ai nemici», «consegnare con tradimento»; cfr. soprattutto l’uso assoluto del verbo tradĕre nel passo del Vangelo di Luca [...] cosa che si doveva tener segreta. Nell’uso ant., con un compl. indiretto indicante l’oggetto del tradimento: se ’l conteUgolino aveva voce D’aver tradita te de le castella (Dante), consegnando le «castella» ai nemici. In partic., mancare alla ...
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sommossa
sommòssa s. f. [femm. sostantivato di sommosso, part. pass. di sommuovere]. – 1. Sollevazione popolare contro il governo o le autorità costituite: mettersi a capo di una s.; reprimere, soffocare [...] una s.; la s. finì nel sangue. 2. ant. A sommossa di, locuz. preposizionale, per istigazione di: a s. del conteUgolino ... andarono ad oste sopra Pisa (G. Villani). ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] , lenta, dolorosa, tragica; ha fatto una brutta m.; m. immatura, di chi muore giovane; fam. scherz.: fare la m. del conteUgolino, morire di fame come il personaggio dantesco (Inf. XXXIII); fare la m. del topo, morire schiacciato. M. nera, la morte ...
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muda1
muda1 s. f. [der. di mudare]. – 1. Il rinnovamento stagionale del piumaggio degli uccelli, che determina la trasformazione della livrea eclissale invernale nella livrea nuziale estiva, e viceversa [...] i falchi ... empiono la muda D’un loro squittir rauco (Pascoli). b. In Dante, per traslato (di non chiara interpretazione), la torre in cui fu chiuso il conteUgolino: ... dentro da la Muda, La qual per me ha ’l titol de la fame (Inf. XXXIII, 22-23). ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] leggere: invitato dal pubblico, il celebre attore recitò il canto di Ugolino; fra la noia generale cominciò a r. con enfasi i suoi fiorentini appartenenti alla Camerata che si riuniva presso il conte Giovanni Bardi. ◆ Part. pres. recitante, anche ...
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