consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] . t di motto); mancano di alcuni gradi la ∫, che ha soltanto i gradi debole e medio (es. s di rosa e sdegno) e le cinque consonanti l’, n’, š, z e ʒ, che hanno solo i gradi medio e forte. L’opposizione tra deboli e forti (che però non esiste, come s ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] da cassa 〈kàssa〉 per la diversa durata della sibilante, in alta Italia è passato a kà∫a e, dopo lo scempiamento delle consonanti doppie avvenuto in quei dialetti nel medioevo, si distingue da cassa 〈kàsa〉 non più per la durata ma per la sonorità. Le ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] è quello di fonema velare ‹k›, rappresentato in italiano dal semplice c davanti ad a, o, u (capo, amico, cupo), davanti a consonante (credere, clava) e in fine di parola (tic, patatrac), da ch davanti alle vocali e, i (poche, pochi). Gli altri valori ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] con la vocale che precede, il resto con quella che segue (es. in-clito) negli altri gruppi possibili la l e l’altra consonante appartengono a due sillabe distinte (es. al-ma, or-lo). Il digramma gl davanti alla vocale i, e il trigramma gli davanti ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in altre posizioni), può essere esito di b latina tra vocali (per es., provare, lat. probare), e in ...
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troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta [...] timor panico, lor signori, ragion per cui, mal di cuore, a man salva, a onor del vero, a spron battuto). Il troncamento in consonante non è mai segnato con l’apostrofo, salvo in casi rarissimi, come ver’ in alternanza con ver (poet. per verso), e com ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] morto (per lo più contrapp. a n. = nato). Nella forma maiuscola puntata, M. è abbrev. di nomi di persona comincianti con questa consonante, come Maria, Marco, Michele, ecc.; preceduto da S. o V. è abbrev. di Maestà (S. M. = Sua Maestà, V. M. = Vostra ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] è di grado medio (es., capra, carpa). La mancanza del grado rafforzato, e quindi la pronuncia in tutti i casi come consonante scempia, è un fenomeno dialettale e regionale diffuso, oltre che in Alta Italia, anche in alcuni luoghi della Toscana e a ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] u del nesso grafico qu, costantemente prevocalico, mentre non ci sono regole fisse per i nessi prevocalici cu e gu); tra una consonante qualsiasi e la vocale o (es. fluoro, fluorite con u vocale, contro vuoto, vuotare con u semiconsonante). Anche qui ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] la lettera g ha due valori. Quello originario, o g dura, è rappresentato dalla semplice g davanti ad a, o, u e a consonante (gallo, mago, ragù; pigro, magma), oltre che nei rarissimi casi di finale di parola (zig-zag), da gh davanti alle vocali e, i ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) e che non possono fare sillaba da...
consonante
Lucia Onder
. Participio presente di ‛ consonare '; con valore di sostantivo, è l'elemento che ‛ consuona ' con le vocali: il termine s'incontra al plurale, contrapposto appunto a ‛ vocali ' (che sono anima e legame d'ogni parola,...