complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: [...] suoni; in senso più astratto: per un c. di circostanze; guardare una cosa nel suo c., nel suo insieme. Locuz. avv. in complesso, in generale, nell’insieme, tenuto conto di tutti gli elementi singoli: in c. mi pare che vada bene; in c. possiamo essere ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] n. immaginarî, i numeri dati dal prodotto di un numero reale e del numero i, detto unità immaginaria, tale che i2 = − 1; n. complessi, i numeri che si rappresentano come somma di un numero reale e di un numero immaginario, e che contengono in sé come ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] alle rispettive voci. b. In astronomia, ciascuna delle teorie o ipotesi che spiegano o tentano di spiegare il meccanismo dei complessi di astri: s. tolemaico, s. copernicano. c. Modo in cui è organizzato un settore della vita di una collettività, di ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] , e come sinon. di area, zona, o di estensione, territorio): campi, prati, boschi che si estendono per un ampio s.; tenute, complessi industriali che occupano un grande s.; una città stretta tra mare e monti, dove non c’è più s. per edificare. Nel ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] u., o assol. unità, un elemento neutro o indifferente rispetto a tale operazione (v. indifferente, nel sign. 4 e). Nei numeri complessi è detto u. immaginaria il numero i tale che i2 = −1. Nel calcolo matriciale, matrice u. di ordine n è la matrice ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] un compito preciso all’interno del gruppo, mentre, tra i vertebrati, solo i mammiferi presentano rapporti sociali complessi, evolutisi a partire dal rapporto madre-figlio. Le società si differenziano soprattutto per la capacità di distinzione e ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] , a seconda che la sua variabile indipendente possa assumere solo valori reali o anche valori complessi; f. monotòna crescente o decrescente, a seconda che il suo valore cresca sempre o, rispettivamente, decresca sempre col crescere della variabile ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] guardie municipali; vieni alla finestra, che passa la m.; una scorta d’onore con bandiera e m.; più raram., di altri complessi orchestrali: lo spazio riservato alla m. (più com. all’orchestra) nel teatro moderno. b. Talvolta, il libro o il foglio in ...
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megastruttura
s. f. [comp. di mega- e struttura]. – In architettura e in urbanistica, termine con cui sono stati indicati vasti complessi progettati per integrare diverse funzioni urbane soprattutto [...] in territorî ad alta densità di popolazione: tali complessi sono costituiti da una struttura di notevoli dimensioni nella quale sono alloggiati elementi diversi, generalmente prefabbricati. Sono considerati esempî di megastrutture il progetto per ...
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foro
fòro s. m. [dal lat. forum]. – 1. Presso gli antichi Romani, in origine lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città [...] un’amministrazione dello stato. b. Più genericam., nel linguaggio letter. o solenne, tribunale in senso lato. Per estens., il complesso di coloro (in partic., gli avvocati) che esercitano la professione legale: il f. di Torino, di Napoli; un luminare ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...