cinicocìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni [...] (o forse detto così perché insegnava nel ginnasio di Cinosarge)] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Seguace del movimento filosofico dei cinici (o filosofi cinici), iniziato ad Atene da Antistene nel 4° sec. a. C. e protrattosi fino al 4°-5° sec. d. C., che ...
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workaholism s. m. inv. Dipendenza ossessiva dal proprio lavoro. ◆ «Come nel caso dei "disturbi da dipendenza da personal computer", alcune forme di dipendenza da Internet sono legate al gioco, altre a [...] extracomunitari, colleghi anestetizzati dal workaholism e poliziotti non più divisi tra buoni e cattivi, ma tra onesti e cinici. (Stefania Vitulli, Giornale.it, 28 aprile 2014, Cultura) • Le vacanze si avvicinano e c'è già chi, paradossalmente ...
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omnia mea mecum porto
‹òmnia ...› (lat. «tutto ciò che è mio lo porto con me»). – Frase attribuita dalla tradizione latina a diversi filosofi (soprattutto cinici e scettici) o scrittori greci (secondo [...] Cicerone, sarebbe di Biante di Priene, uno dei sette sapienti), usata talvolta per esaltare i vantaggi della povertà e affermare la superiorità delle doti dello spirito sul possesso dei beni materiali ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita [...] le considerazioni astratte e i ragionamenti oscuri (spesso iron. o spreg.); anche al plur.: temiamo che pochi siano così coraggiosamente cinici da sospettare che da queste m. si possa giungere al problema politico (Gobetti); detestare la m.; non è il ...
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adiaforia
adiaforìa s. f. [dal gr. ἀδιαϕορία «indifferenza», comp. di ἀ- priv. e tema di διαϕέρω «differire»]. – In filosofia, l’ideale etico dei cinici e degli stoici che consiste nel mantenere immutata [...] la propria serenità d’animo, mostrandosi completamente indifferenti di fronte a qualsiasi evento del mondo esterno ...
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adiaforo
adiàforo agg. [dal gr. ἀδιάϕορος, comp. di ἀ- priv. e διάϕορος «differente»]. – Termine dotto, grecismo equivalente all’ital. indifferente; in partic., nell’etica dei cinici e degli stoici, [...] era dichiarato adiaforo tutto ciò che è indifferente dal punto di vista morale, e cioè tutto, all’infuori della virtù e del vizio. Nella critica testuale, detto di lezioni o varianti di pari autorità documentaria, ...
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apatia
apatìa s. f. [dal lat. apathīa, gr. ἀπάϑεια «insensibilità», comp. di ἀ- priv. e πάϑος «passione»]. – 1. a. Stato d’indifferenza abituale o prolungata, insensibilità, indolenza nei confronti della [...] piaceri sensibili, agli eventi esterni in genere, secondo un ideale di saggezza sostanzialmente unitario propugnato in età ellenistica da cinici, stoici ed epicurei e variamente recepito e discusso dai Padri della Chiesa e dagli apologisti cristiani. ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso [...] le convenienze e le leggi morali e verso tutto ciò che è nobile e ideale: agire con freddo c.; mi ha urtato il c. delle sue parole ...
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turboconsumista
agg. (iron.) Che spinge a incentivare i consumi, con forte accelerazione, in modo sfrenato. ◆ Anche chi ne critica il perbenismo talvolta stucchevole, deve riconoscere che [Walter] Veltroni [...] fu preso a risate in faccia persino dai suoi. Erano gli Anni 80 e cominciava ad andar di moda essere cinici. Oggi Veltroni avrebbe gioco facile a dimostrare che quella battaglia rappresentò il primo tentativo di costruire un’alternativa culturale al ...
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abolla
abòlla s. f. [dal lat. abolla, di etimo ignoto]. – Specie di mantello usato dagli antichi Romani, ampio, di lana grossa, dapprima d’uso militare, poi, nell’età imperiale, secondo i poeti satirici, [...] veste caratteristica dei filosofi stoici e cinici. ...
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I rappresentanti del movimento filosofico iniziato nell’età di Socrate da Antistene e perpetuatosi in tutto lo sviluppo della cultura antica. Il nome deriva dal ginnasio di Cinosarge, il luogo di riunione dei giovani ateniesi figli di madre...
In filosofia, l’atteggiamento per cui i cinici negarono ogni importanza alle divisioni statali, in quanto ogni particolare ordinamento politico appariva loro di ostacolo all’autarchica libertà dell’individuo posta a base di ogni valutazione....