secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] questo è idealmente concepito come l’elemento più basso di una serie ascendente (simile alla disposizione 1967 la sua definizione è legata alla frequenza di una particolare transizione dell’atomo di cesio (v. anche unità, n. 2 b). b. Il secondo (o s. ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] capsula, dal lat. capsula; angustia, dal lat. angustia; cesio, dal lat. caesius. Soltanto in poche parole di formazione dotta 〈th, dh〉, dovute a difetti organici (es. basso quasi come baffo), e le frequenti pronunce settentrionali, specialmente ...
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Poeta romano (1º sec. d. C.), amico di Persio, considerato da Quintiliano il secondo lirico romano dopo Orazio; ma se ne hanno pochi frammenti. Forse è da identificarsi con l'autore di un mutilo De metris, che spiega l'origine dei varî metri.