cavo1
cavo1 agg. e s. m. [lat. cavus]. – 1. agg. Che ha la superficie concava, incavata, in modo da creare uno spazio vuoto: pietra c.; le c. spelonche; quindi anche infossato: Ne li occhi era ciascuna [...] , di gesso, di metallo. b. Cavità anatomica (c. pleurico, peritoneale, articolare, orale, ecc.), anche di natura patologica (c. ascessuale, empiematico, ecc.). Con accezione specifica, cavo di Douglas, sinon. di sfondato di Douglas o cul-de-sac. c ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità [...] di italiano, di latino, di inglese; diario degli o.; ho già fatto le prove scritte (o gli scritti) e mercoledì avrò gli orali. 3. In linguistica, di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali. 4. In psicanalisi ...
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cavita
cavità s. f. [dal lat. tardo cavĭtas -atis, der. di cavus «cavo1»]. – 1. L’essere cavo, incavato. 2. Più comunem., parte incavata, spazio vuoto: le c. del monte; s’eran formate nel legno tante [...] onde elettromagnetiche stazionarie. In fisica, sinon. di lacuna. 3. In anatomia, qualsiasi spazio cavo nel corpo o nell’interno di uno dei suoi organi (c. orale, uterina, vescicale, ecc.). 4. In geologia, vuoto prodottosi in una roccia per fenomeni ...
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tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno [...] , costituito da concrezioni di sali di calcio insolubili, cellule epiteliali desquamate dalla mucosa orale, ammassi di microbî della flora batterica del cavoorale: si raccoglie intorno al colletto del dente in forma di deposito biancastro o giallo ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille [...] , corda del timpano), per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavoorale. Locuzioni: stuzzicare il g.; piacere, dispiacere al g.; perdere, riacquistare il g.; g. fine, acuto, delicato; g ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza: la catena fa via di . In medicina, modo di somministrazione di un farmaco (via orale, rettale, parenterale, ecc.), o modalità di accesso a un ...
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comunicare
1. MAPPA Il verbo COMUNICARE significa far conoscere, far sapere, e si riferisce per lo più a cose non materiali (c. pensieri, idee, sentimenti; riuscì a comunicarmi la sua ansia); può significare [...] di qualche tipo (le tre stanze comunicano fra loro; il collegio comunica con la chiesa attraverso il giardino; il cavoorale comunica con lo stomaco attraverso l’esofago).
Citazione
«Perché un monaco che si diletti carnalmente con fanciulle del ...
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via
1. MAPPA Una VIA è uno spazio pubblico, di larghezza limitata e di lunghezza molto variabile, destinato al passaggio di persone e di veicoli (vie urbane, di campagna; v. comunale, pro-vinciale, [...] anche il mezzo utilizzato per lo spostamento (collegamenti v. cavo; trasmissioni v. satellite). 6. In senso figurato, il infine, è il modo in cui viene somministrato un farmaco (v. orale, rettale).
Parole, espressioni e modi di dire
in via di
per ...
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odinofagia
odinofagìa s. f. [comp. del gr. ὀδύνη «dolore» e -fagia]. – Nel linguaggio medico, deglutizione dolorosa, causata da esofagite, ulcera peptica dell’esofago, o anche da affezioni del cavoorale [...] e della faringe ...
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collutorio
collutòrio (erroneo colluttòrio) s. m. [der. del lat. colluĕre «sciacquare»]. – 1. Soluzione medicamentosa in genere, di consistenza sciropposa, destinata ad essere applicata sulle tonsille, [...] sulle gengive o sulla mucosa del cavoorale mediante pennelli, spugnette, batuffoli di cotone. 2. a. Nella pratica corrente, sinon. di gargarismo, per indicare qualsiasi liquido destinato alla medicatura della bocca e delle prime vie respiratorie. b. ...
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Liquido secreto dalle ghiandole salivari, annesse al cavo orale, che ha la funzione di umettare la mucosa buccale impedendone l’essiccamento e, negli animali che hanno raggiunto un certo livello di organizzazione, di avviare il processo digestivo...