cabalacàbala (o càbbala) s. f. [dall’ebr. qabbālāh, propr. «ricezione, tradizione»]. – 1. Il complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate [...] attraverso le quali si pretende d’indovinare i numeri che si estrarranno; anche i libri che suggeriscono i numeri da giocare al lotto. 3. fig. Raggiro, imbroglio, subdolo maneggio: chi sa che imbroglio avranno fatto laggiù, che cabale? (Manzoni). ...
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cabalista
(o cabbalista) s. m. e f. [der. di cabala] (pl. m. -i). – 1. Studioso della cabala (nel sign. 1), autore di opere relative alla cabala. 2. Chi con la cabala pretende d’indovinare il futuro [...] o i numeri del lotto che saranno estratti ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] (morto che parla fa 47; la paura fa 90, e sim.); dare i n., di persone che interpretano la cabala o di defunti che, in sogno, suggeriscono i numeri da giocare al lotto (in senso fig., di chi parla come gli indovini in maniera sibillina, o, più spesso ...
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cabalistico
cabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, [...] incomprensibile: segni c.; scrittura cabalistica ...
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lotto
lòtto s. m. [dal fr. lot, voce di origine germanica (cfr. got. hlauts «sorte, porzione assegnata»); la parola, che in francese significa anzitutto «parte che tocca a ciascuno in una divisione o [...] del l. (anche, più sinteticamente, pare che dia i numeri), di chi parla a vanvera e non risponde a tono; la cabala del l. (v. cabala); il l. è la tassa sugli imbecilli, vecchia definizione popolare e polemica del gioco. b. L’amministrazione del lotto ...
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cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello [...] . Il bagaglio contiene insieme alla rinfusa orfismo, pitagorismo, culto di Iside, di Ofis, di Zoroastro, di Mitra, simbolismo ebraico (Cabala), e altri elementi ancora, non senza spunti di satanismo e cainismo, e residui torbidi di culto fallico». ...
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ventitre
ventitré agg. num. card. [comp. di vénti e tre]. – Numero composto di due decine e tre unità (in cifre arabe 23, in numeri romani XXIII): si è laureato a v. anni; il giorno v., e come s. m. [...] alle ore v., o assol. alle v., alle ore 11 di sera; il numero v., o come s. m. il v., numero che nella cabala e nelle credenze popolari è ritenuto fausto, portatore di fortuna (e quindi, nell’uso fam., è spesso sinon. eufem. di culo: hai un bel v ...
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cabalare
v. intr. [der. di cabala, per influenza del fr. cabaler] (io càbalo, ecc.; aus. avere), raro. – Fare cabale; tramare imbrogli. ...
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kabala
kàbala (o kàbbala o kabbalà) s. f. – Grafie talora usate come varianti di cabala (o cabbala), soprattutto nel sign. 1 del termine. ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In tale accezione il termine è usato non prima...
Nome formato per acrostico e con evidente allusione a quello che di misterioso e di tortuoso si attribuisce alla cabala, dato al gruppo di cinque persone (Clifford, Arlington, Buckingham, Ashley, Lauderdale), che costituì fra il 1669 e il '73,...