retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] organizzata dapprima da Aristotele, poi dalla trattatistica latina d’età classica (Cicerone, Quintiliano) e tarda (Marziano Capella, Boezio). Nel medioevo la retorica, la grammatica e la dialettica (la quale ultima ha per scopo la dimostrazione non ...
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adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, [...] ond’io languisco e tormento Per fina disianza, Ca per lunga dimoranza Troppo m’adastia talento (Odo delle Colonne); rifl., affrettarsi: Boezio si sedeva ed Avicena, Ed altri molti, i qua’ s’a dir m’adasto, Non fosse troppo rincrescevol pena Dubbio a ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita [...] di una parte della filosofia, mutando anche il genere, da neutro plur. (con cui il lat. metaphysica appare in Boezio) a femm. sing., come s’incontra nella versione di Averroè e rimane poi nella terminologia scolastica medievale. b. Come termine ...
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ondulato
agg. e s. m. [dal lat. undulatus, der. di undŭla (dim. di unda «onda»), che è documentato solo in Boezio ma doveva essere preesistente]. – 1. agg. a. Fatto a onde, che ha la superficie o il [...] profilo di aspetto simile a quello della superficie del mare quando è mosso dalle onde: terreno o., a sollevamenti larghi e non molto elevati; lamiera o.; capelli ondulati. Carta o., o cartone o., tipo ...
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topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] : arte t., lo stesso che topica s. f. (v. topica2, nel sign. 1); gli scritti t. di Aristotele, di Cicerone, di Boezio (sostantivato, i Topici, traduz. del titolo greco, Τὰ τοπικά, dell’opera aristotelica); luogo t., tema generale o schema tipico di ...
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scusatore
scuṡatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo excusator -oris], non com. – Chi scusa, chi vuole o può scusare. Presente in Dante (Convivio) nella forma latineggiante escusatore: questa necessitate [...] mosse Boezio di se medesimo a parlare, ... poi che altro escusatore non si levava. ...
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settore
settóre s. m. [dal lat. sector -oris, propr. «chi, o che, taglia», der. di secare «tagliare», part. pass. sectus; nel sign. 2 a già in Boezio]. – 1. (f. -trice) Nel linguaggio medico, chi taglia, [...] chi seziona. In partic.: a. S. anatomico, tecnico che negli istituti di anatomia seziona i cadaveri e prepara le parti e gli organi su cui il docente svolge ed esemplifica le lezioni. b. Con funzione attributiva, ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, nel 510 console; nel 522 magister...
BOEZIO (Arrius Manlius Boethius)
L. Rocchetti
Console romano nel 487, padre del filosofo Severino Boezio. Egli appare raffigurato in un dittico - Brescia, Museo Civico Cristiano - in due momenti diversi ma su un eguale sfondo architettonico,...