ave
interiez. e s. f. [imperat. del verbo lat. avēre «star bene»]. – 1. interiez. Parola usata dai Latini come formula di saluto e di augurio, e talora, con lo stesso sign., anche nella nostra lingua, [...] da religiosi (oltre che in preghiere e in invocazioni liturgiche). 2. s. f. (raram. s. m.) Forma abbreviata per indicare la preghiera dell’AveMaria: dire, recitare un’ave (o un’Ave). ...
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avemmaria
avemmarìa (o avemarìa, meno com. aveMarìa) s. f. – 1. a. Forma corrente per indicare la preghiera dell’AveMaria, detta anche salutazione angelica, che nella prima parte ripete le parole con [...] come l’a., saperla benissimo, a memoria. Come nome della preghiera nelle sue versioni musicali si usa la forma latina AveMaria (per es., l’AveMaria di Schubert). b. L’ora del tramonto in cui suonano le campane per invitare i fedeli a recitare la ...
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salutazione
salutazióne s. f. [dal lat. salutatio -onis], letter. – Il salutare, il modo di salutare, e il saluto stesso, cioè la formula di saluto. In partic., s. angelica, le parole con cui (secondo [...] il Vangelo di Luca 1, 28) l’arcangelo Gabriele salutò Maria nell’annunciazione, e che costituiscono la prima frase (da Ave a mulieribus) dell’AveMaria; per estens., la preghiera stessa dell’AveMaria. ...
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angelus
‹ànǧelus› s. m., lat. [dalle parole iniziali della preghiera lat. Angelus Domini nuntiavit Mariae]. – È chiamato così (per esteso Angelus Domini), o anche AveMaria, il suono della campana che [...] al mattino, al mezzodì e al tramonto invita i fedeli a recitare tre AveMaria intramezzate da testi evangelici con una breve preghiera conclusiva; e questa devozione stessa. Nell’uso com., per Angelus s’intende soprattutto quello serale. ...
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rosario
roṡàrio s. m. [dal lat. rosarium «rosaio», parola a cui si diede sign. mistico nel sec. 13° (perché le preghiere del rosario formano come una corona di rose alla Madonna)]. – 1. a. Preghiera [...] ), 50 più piccole e 5 più grandi (terza parte del r.), che si fa scorrere tra le dita per contare le serie di 10 AveMarie e gli intercalati Padre Nostro e Gloria: tenere in mano il r.; un r. legato con un cordoncino di seta, con una catenella d ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, [...] ., Dio ti salvi, Dio vi salvi, anche come formula di saluto (cfr. l’AveMaria nella versione italiana, che inizia col saluto dell’Angelo alla Vergine: Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia ...). Dell’uso ant. la formula deprecativa se Dio mi salvi ...
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ventre
vèntre s. m. [lat. vĕnter -tris]. – 1. a. Sinon. di addome e del più com. e più fam. pancia, per indicare sia la cavità dell’addome contenente i visceri sia la regione esterna corrispondente, [...] dell’asino. c. estens. Utero, grembo materno, in alcune espressioni: benedetto il frutto del tuo v. (nella preghiera dell’AveMaria); portare nel v.; la nostra infelice era ancor nascosta nel v. della madre (Manzoni, riferito alla monaca di Monza ...
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peccatore
peccatóre s. m. (f. -trice, non com. -tóra) [lat. tardo, eccles., peccator -ōris, der. di peccare «peccare»]. – Chi commette o ha commesso peccati, chi pecca abitualmente: Noi fummo tutti già [...] p., almeno muoia come cristiano (Boccaccio); prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte, ultime parole dell’AveMaria; essere un p. indurito, ostinato, incallito; il giusto paga per il p. (prov.), spesso gli errori commessi da altri ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo [...] nessuno si accorga di quello che hai combinato); p. per le anime sante del Purgatorio; prega per noi peccatori, parole dell’AveMaria rivolte alla Madonna; Se fosse amico il re de l’universo, Noi pregheremmo lui de la tua pace (Dante). Frequente l ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] locuz., il prodotto del concepimento nell’uomo e negli animali, quindi figlio, prole: benedetto il f. del seno tuo (nell’AveMaria); il f. delle sue viscere; il f. dell’amore (il figlio nato dal matrimonio; più spesso, per eufemismo, figlio naturale ...
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Nome, dalle parole iniziali, della più popolare preghiera mariana della Chiesa occidentale, composta di due parti, di cui la prima, derivata dal Vangelo (Luca 1, 28, il vero e proprio «saluto dell’angelo», e 1, 42, il saluto di Elisabetta),...
Nome (per esteso Angelus Domini; o anche Ave Maria) dato al suono della campana che al mattino, a mezzogiorno e al tramonto invita i fedeli cattolici a recitare tre Ave Maria intramezzate da testi evangelici con una breve preghiera conclusiva...