notorietanotorietà s. f. [der. di notorio]. – L’esser notorio, cioè pubblicamente noto; anche, fama acquisita, per meriti reali o presunti, in un luogo, in un ambiente, in un periodo: n. di un fatto, [...] gli ha dato una grande n.; il detective che seguiva il caso sperava di ottenere un successo clamoroso data la n. della vittima (Melania Mazzucco). Attodi n. (o atto notorio), dichiarazione giurata, resa innanzi al pretore o a un pubblico ufficiale ...
Leggi Tutto
notorio
notòrio agg. [dal lat. tardo notorius «che rende noto», der. di notus, part. pass. di noscĕre «conoscere» e agg. (v. noto1)]. – Riferito a fatto, situazione o condizione, pubblicamente noto, [...] fallimentare; le donne tedesche sono le migliori del mondo, è notorio! (Pirandello). Con accezioni partic.: atto n., lo stesso che attodinotorietà (v. la voce prec.); fatto n., nel diritto intermedio (anche sostantivato, il notorio), ogni fatto ...
Leggi Tutto
affermazione
affermazióne s. f. [dal lat. affirmatio -onis]. – 1. L’attodi affermare, e le parole con cui si afferma: con la sua a. mi rassicurò; a. dei proprî diritti. Nella logica, è l’attodi enunciare [...] : opposta dunque alla negazione, e distinta dall’asserzione. 2. L’affermarsi, acquisto dinotorietà, di credito, d’importanza e sim.: il suo successo è l’a. di capacità fuori dal comune; il prodotto ha avuto una buona a.; risultato soddisfacente ...
Leggi Tutto
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] ; con sign. più generico, personaggio dello spettacolo e dello sport che gode di grande notorietà: una s. del varietà; le s. del cinema, della televisione, della canzone; una parata di stelle. 5. a. Figura geometrica che richiama nella sua forma una ...
Leggi Tutto
calo
s. m. [der. di calare]. – 1. a. ant. L’atto, il fatto di calare, l’andar giù, discesa: il giorno È già sul c. (Pascoli); più spesso fig., declino, decadimento di potenza: Non era vinto ancora Montemalo [...] in seguito a cure dimagranti o a malattia: grazie alla dieta ha avuto (o ha fatto) un c. di più di sei chili; anche, perdita di prestigio, dinotorietà: il successo della trasmissione è in c.; il partito alle lezioni ha avuto un forte calo. d. In ...
Leggi Tutto
quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] dell’Eneide, il q. capitolo del romanzo; il preludio del q. atto; abito al q. piano. Con usi partic. o specifici: a generico, spazio di tempo relativamente breve: avere un q. d’ora di celebrità, dinotorietà; passare un brutto q. d’ora, di ansia, ...
Leggi Tutto
foro
fòro s. m. [dal lat. forum]. – 1. Presso gli antichi Romani, in origine lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città [...] del f., espressioni enfatiche riferite spesso a magistrati e avvocati di grande notorietà. c. Per analogia, f. ecclesiastico, la giurisdizione , la violazione di leggi ecclesiastiche, la determinazione del carattere peccaminoso di un atto, le cause ...
Leggi Tutto
NOTORIETÀ, Atto di
Virgilio Andrioli
S'intende la dichiarazione, per lo più giurata, con la quale persone degne di fede attestano l'esistenza di fatti a loro estranei o manifestano il loro convincimento su di essi. Così definito, l'atto di...
Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura al consolato, e insieme con uno...