crocco
cròcco s. m. [dal fr. croc, che è dallo scand. krokr] (pl. -chi). – 1. a. Uncino di ferro, gancio. In partic., arnese a uncino usato dai pescatori per afferrare e tirar su i tonni. b. Dente saldato [...] sotto la canna di grossi archibugi che ne impediva, facendo presa sull’orlo del muro di una fortezza, il libero rinculo. 2. Meccanismo, generalmente a cremagliera, che serviva a tendere l’arco della balestra per caricarla. ...
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manetta
manétta s. f. [der. di mano]. – 1. Leva per il comando a mano, diretto o indiretto, di organi meccanici e spec. di dispositivi di motori: per es., l’acceleratore a mano in ciclomotori e motocicli, [...] navale, la redancia con cui si rinforzano le gasse degli angoli inferiori delle vele quadre. 3. Ferro a S applicato agli archibugi, che serviva ad abbassare il serpentino con la miccia per dare fuoco alla polvere (poi sostituito dal grilletto); anche ...
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lillipuziano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. lilliputian, nome degli abitanti dell’immaginario paese di Lilliput, descritto nel libro (1726) di J. Swift, popolato di pigmei alti sei pollici]. – 1. Relativo [...] sia a cosa piccolissima nel suo genere: guardavo l’omino l. coi baffi bianchi e il tubino in capo (Cicognani); fantocci ed archibugi, Palle di gomma, arnesi da cucina Lillipuziani (Montale); e come sost. (in tono per lo più di scherno): che cos’ha da ...
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ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] , a grana più o meno fine, col quale si sfregano i marmi grezzi per una prima e grossolana levigatura. d. Negli archibugi, in fucili e pistole antichi, acciarino a ruota, tipo di acciarino formato da un piccolo disco d’acciaio capace di rotolare ...
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portamiccia
portamìccia s. m. [comp. di portare e miccia1], invar. – 1. In passato, asta attorno alla quale veniva arrotolata la miccia che serviva per l’accensione delle mine, degli archibugi o delle [...] artiglierie. 2. In marina, altro nome della micciera ...
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schioppo
schiòppo (pop. tosc. stiòppo) s. m. [lo stesso etimo di scoppio]. – Arma da fuoco individuale, inizialmente (sec. 14°) da posta e poi, anche, portatile, ad avancarica, con canna lunga e accensione [...] a miccia e poi a ruota; come arma da guerra (con canna più lunga, rispetto al calibro, dei più pesanti archibugi e moschetti) è stata in uso sino al sec. 17°. Con l’avvento del fucile, che impiegava l’acciarino a pietra focaia, il termine rimase a ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda [...] viene fissato in apposito foro dalla ganascia mobile per tenere fermo il pezzo da lavorare. 5. a. Ordigno che negli archibugi stringeva la miccia da avvicinare al bacinetto per l’accensione della carica, e in seguito quello simile che stringeva la ...
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archibugiera
archibugièra (o archibuṡièra) s. f. [der. di archibugio]. – Stretta apertura nelle mura e nei bastioni delle cinte fortificate, attraverso la quale i difensori potevano dirigere il fuoco [...] dei loro archibugi sugli assedianti. Anche, il corridoio praticato, nei punti adatti, all’interno delle cortine e dei baluardi per dare riparo agli archibugieri, e munito di strette e lunghe feritoie. ...
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Regista e sceneggiatrice cinematografica italiana (n. Roma 1960). Ha esordito nella regia con Mignon è partita (1988), ritratto adolescenziale ambientato nella borghesia romana. Ha poi realizzato verso sera (1990), Il grande cocomero (1993),...
Fabbricante d'archibugi, napoletano, con bottega presso la porta del Carmine, analfabeta; nei tumulti del 1647 acquistò un grande ascendente nei bassi quartieri della città col predicare contro la Spagna e in favore della Francia. Aveva quarantatré...