pastorelleria
pastorellerìa s. f. [der. di pastorello, pastorella1], spreg. – Componimento pastorale, arcadico, o piuttosto, spec. al plur., le sdolcinate manifestazioni della poesia degli Arcadi: Giuseppe [...] Baretti allarga i confini della critica e tratta a ferro e fuoco le frivolezze e le p. dell’Arcadia (De Amicis); le immagini della vita campestre, che a sua volta diventava artificiosa e raffinata e si convertiva in pastorelleria (B. Croce). ...
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snervatezza
snervatézza s. f. [der. di snervato, part. pass. di snervare], non com. – Il fatto di essere, di sentirsi snervato; mancanza di forze, di energia: il caldo afoso mi ha dato una gran s.; fig., [...] mancanza di nerbo, di vigore: con tutta quella s. e con tutto quell’umile spirito d’adulazione che principalmente caratterizza gli Arcadi (Baretti). ...
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licaone2
licàone2 (o licaóne) s. m. [lat. scient. Lycāon, nome di genere, dal nome di Licaone (lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος), mitico re degli Arcadi, che fu da Giove trasformato in lupo]. – Carnivoro [...] della famiglia canidi (lat. scient. Lycaon pictus) che vive nelle savane africane a sud del Sahara: ha la statura di un lupo, pelo biancastro o arancione macchiato di nero, orecchi grandi e zampe molto ...
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licee
licèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Λύκαια]. – Antica festa greca in onore di Zeus Liceo, celebrata sul monte Liceo in Arcadia, secondo la tradizione istituita da Licaone re degli Arcadi: veniva celebrata [...] in primavera, e consisteva in sacrifici di animali, e anche di fanciulli ...
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anacreontica
anacreòntica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. anacreontico]. – Odicina o canzonetta d’ispirazione leggera, amorosa, bacchica, in metri brevi e di stile vezzoso, coltivata in Italia nella [...] seconda metà del Cinquecento e poi nel Sei e Settecento: le a. del Chiabrera, del Vittorelli, dei poeti arcadi. ...
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arcadeàrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava [...] , sotto un bel cielo pagano (Gozzano). 2. Socio dell’accademia romana dell’Arcadia: poeta, poetessa a.; le adunanze degli Arcadi. 3. Di scrittore o poeta che vive e rappresenta un mondo idillico, fuori della realtà, compiacendosi di forme ricercate ...
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infenso
infènso agg. [dal lat. infensus, comp. di in-1 e -fendĕre di defendĕre, offendĕre], letter. – Ostile, avverso, animato contro: i Teucri e gli Arcadi e gli Etruschi, Che sono anco per fato a Turno [...] infensi (Caro); Premea de l’asta infensa e de la voce Te, Federico (Carducci) ...
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Arcadi
Clara Kraus
. Gli A., così chiamati dall'eroe eponimo Arcade, ritenuto figlio di Zeus e di Callisto, occupavano l'Arcadia, regione centrale del Peloponneso, confinante a nord con l'Acaia, a est con l'Argolide, a sud con la Laconia...
Nata a Venezia nel 1703, sposò nel 1738 Gasparo Gozzi, più giovani lei di dieci anni, da cui ebbe cinque figli. A cotesta unione, più che ai suoi scritti, ella deve la fama. I maligni l'accusano di avere, con le sue distrazioni poetiche, aumentato...