aprassiaaprassìa s. f. [dal gr. ἀπραξία «inerzia», comp. di ἀ- priv. e tema di πράσσω «operare»]. – In medicina, incapacità di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo (per es., accendere una [...] sigaretta), pur essendo integre l’intelligenza e la motilità ...
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aprassicoapràssico agg. e s. m. (f. -a) [der. di aprassia] (pl. m. -ci). – Relativo all’aprassia, affetto da aprassia: sindrome a.; un soggetto a., e, come sost., è un a., gli aprassici. ...
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ideativo
agg. [der. di ideare]. – Che concerne l’ideazione, sia come formazione e coordinamento delle idee, sia come progettazione: attività i.; momento i.; fervore ideativo. In partic., nel linguaggio [...] medico, aprassia i., disturbo a carico della successione dei singoli movimenti costituenti un atto complesso (per es., se, disponendosi a fumare, il malato porta il fiammifero alla bocca e strofina la sigaretta contro la scatola). ...
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ideomotorio
ideomotòrio agg. [comp. di ideo- e motorio]. – Nel linguaggio medico, che è connesso con la rappresentazione ideativa di un atto motorio: aprassia i., disturbo consistente nell’incapacità [...] di eseguire un singolo movimento elementare (per es., tracciare un determinato segno nell’aria, indicare una parte del proprio corpo, ecc.) ...
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euprassia
euprassìa s. f. [dal gr. εὐπραξία, comp. di εὖ «bene1» e tema di πράσσω «operare»]. – 1. Come termine filosofico, in Senofonte, comportamento buono o conforme alle leggi, con riferimento all’ideale [...] morale di Socrate. 2. In neurologia, prassia normale (in contrapp. a disprassia e aprassia). ...
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prassia
prassìa s. f. [dal gr. -πραξία, der. del tema di πράσσω «fare»], non com. – In medicina, termine usato talvolta per indicare la coordinazione dei singoli movimenti che costituiscono un atto determinato, [...] normalmente (p. normale) o dar luogo a particolari disturbi. Si usa più frequentemente, con lo stesso sign., come secondo elemento di parole composte, derivate dal greco (aprassia) o formate modernamente (disprassia, euprassia, paraprassia). ...
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Disturbo per cui un malato, pur essendo indenne da paralisi, da atassia o da demenza, è incapace di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo. Nell’a. ideativa, è colpita la successione dei singoli movimenti costituenti l’atto complesso....
Per prassia si deve intendere la possibilità di eseguire movimenti diretti a uno scopo. Quando questa possibilità è perduta si parla di aprassia, a patto, però, che l'intelligenza e la motilità siano integre.
Se ne disinguono diverse varietà;...