anatemaanatèma (raro anàtema) s. m. [dal lat. tardo anathēma e anathĕma, gr. ἀνάϑημα «offerta votiva», poi ἀνάϑεμα «maledizione», der. di ἀνατίϑημι «dedicare»] (pl. -i). – 1. Presso i Greci, offerta [...] deposta nel tempio di una divinità, e costituita in origine da frutta o da animali, più tardi anche da armi, statue, ecc., in ringraziamento per una vittoria o altro avvenimento favorevole. 2. Nel Cristianesimo, ...
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anatematismo
s. m. [dal lat. tardo anathematismus, gr. ἀναϑεματισμός]. – Formula (in partic. quella tradizionale, derivata dalla Lett. di s. Paolo ai Galati, «se alcuno dicesse ..., sia anatema») con [...] cui l’eretico, o chi pervicacemente ripete una proposizione condannata, viene colpito da anatema; nei concilî più recenti, come il Tridentino e il Vaticano, tali formule sono indicate con il nome di canoni. ...
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geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di [...] Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch al quale venivano bruciati in olocausto i bambini, dopo essere stati sgozzati; colpita da anatema dal re Giosia (639-609 a. C.), fu adibita a scarico dei rifiuti della città e a luogo ove gettare le carogne ...
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vibrare
v. tr. e intr. [dal lat. vibrare]. – 1. tr. a. letter. Agitare un’arma, prima di scagliarla lontano (cfr. palleggiare): v. la lancia. Quindi, scagliare con forza: v. un dardo, una freccia; una [...] ; v. una coltellata; gli vibrò un tremendo pugno. E in espressioni fig. (come sinon. di lanciare, scagliare): v. l’anatema, v. una maledizione contro qualcuno; Elena udì, vibrò a chi l’aveva detto un’occhiata di freddo disprezzo (Fogazzaro). 2. intr ...
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antibertinottiano
s. m. e agg. Chi o che è contrario alle posizioni di Fausto Bertinotti, esponente politico della sinistra. ◆ È una malattia antica questa sindrome del tradimento, la sostituzione della [...] Bertinotti, bersaglio di una prolungata e corale scomunica («oggettivo» sostenitore di [Silvio] Berlusconi, fu addirittura l’anatema antibertinottiano di Nanni Moretti) perché reo di aver lacerato il tessuto «unitario» del governo di Romano Prodi ...
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anatematizzare
anatematiżżare (o anatemiżżare) v. tr. [dal lat. tardo anathematizare, gr. ἀναϑεματίζω]. – Colpire di anatema, e in usi estens., condannare, maledire, mettere al bando. ...
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frase-chiave
(frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto [...] , 20 gennaio 1999, p. 2) • Un’analisi severa, a tratti anche dura, del mondo occidentale che si trasforma quasi in un anatema. Ma anche in un messaggio di speranza nella capacità dell’uomo di capire il senso della frase-chiave del Meeting, «il nostro ...
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Presso i Greci, l’offerta a una divinità, deposta nel suo tempio e perciò a lei sacra. Motivo dell’offerta era una vittoria (in guerra, nei giochi ecc.) o un qualche avvenimento favorevole nel quale all’offerente sembrava si dovesse riconoscere...
Narratore portoghese (Lisbona 1825 - São Miguel de Seide, Braga, 1890). I suoi primi romanzi Anatema (1851), Mistérios de Lisboa (1854), Livro negro do padre Dinis (1855), sono macchinosi e truculenti; in altri, A neta do Arcediago (1856), Onde...