alfabetoalfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico [...] possibile, tra l’altro, nei tempi in cui non erano ancora in uso i segni numerici, la rappresentazione dei numeri con lettere dell’alfabeto): l’a. etrusco, l’a. greco, l’a. latino, l’a. cirillico, ecc.; conoscere, imparare l’a.; in usi estens. e fig ...
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alfabeto
1. MAPPA L’ALFABETO è un insieme di segni, ciascuno dei quali generalmente indica il suono di una consonante o di una vocale di una lingua o di un gruppo di lingue (quando invece un segno è [...] Apollo, modello di ogni uccisore di mostri, era anche musico e guida delle Muse, così Cadmo introdusse in Grecia l’alfabeto fenicio e Teseo raggruppò alcuni modesti villaggi in una nuova entità che fu da allora Atene.
Roberto Calasso,
Le nozze di ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] , le rette; le maiuscole latine per gli insiemi (A, B ...) o, in geometria, per i punti e le linee; le minuscole dell’alfabeto greco possono rappresentare numeri piccoli a piacere (δ, ε, η, σ), un numero ben determinato (π, cioè pi greco), o, in ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] dalla seconda metà del sec. 17°, per il latino così come per l’italiano e per le altre lingue che si servono dell’alfabeto latino (per altre notizie, v. anche la voce u, U). Con riferimento alla V maiuscola è comune la locuz. aggettivale a V, per ...
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alfabeticoalfabètico agg. [der. di alfabeto] (pl. m. -ci). – 1. Dell’alfabeto: segni a.; scrittura a., con i segni dell’alfabeto. Nella didattica elementare, metodo a., il più antico metodo per insegnare [...] , vi o vo, elle o lo, tavolo). 2. a. Che si indica, si esprime, o è simboleggiato mediante segni dell’alfabeto: il sistema a. della numerazione presso gli antichi Greci; la notazione musicale a. (o letterale), contrapposta alla notazione neumatica (v ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] , l’asta venne a sinistra e il semicerchio a destra: P, modificato qualche volta con l’aggiunta, a destra, di una zampina obliqua appena accennata; l’alfabeto latino l’allungò, e si ebbe la forma ancora oggi in uso: R. La forma della minuscola dell ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] , il trattamento delle due lettere come lettera unica è spesso conservato, con effetti che si riflettono soprattutto nell’ordinamento alfabetico. ◆ Da quando la lettera v è stata sentita e trattata come diversa dalla u, sono rimasti a quest’ultima ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] ricorrere al digramma oυ; altri dialetti greci le conservarono la pronuncia u, e appunto con questo valore i Romani adottarono nel loro alfabeto una Y di forma un po’ modificata, che fu la V. Quando poi, nel sec. 1° a. C., si volle introdurre nell ...
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cirillico
cirìllico (meno com. cirilliano) agg. [dal nome di s. Cirillo (827-869), al quale si attribuisce l’invenzione di quest’alfabeto (ma che in realtà fu l’inventore del glagolitico)] (pl. m. -ci). [...] cultura greca aderenti alla Chiesa ortodossa; derivato da un tipo di scrittura onciale greco-bizantina, comprende suoni mancanti all’alfabeto greco, indicati con segni nuovi, ed è ancora usato per il russo, l’ucraino, il serbo, il bulgaro. Analogam ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] l’alfiere (AR = alfiere di re; AD = alfiere di donna). In musica, A è il nome, derivato dall’antica notazione alfabetica, del la nei paesi germanici e anglosassoni. In biochimica, vitamina A, l’axeroftolo o retinolo. In immunologia, gruppo A, uno dei ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla primitiva fase ideografica a un grado...
L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che era composto di 23 grafemi, comprendendo...