ablativo1
ablativo1 agg. [dal lat. ablativus, der. di auferre; cfr. ablativo 2]. – 1. ant. Che sottrae, che toglie: il moto addiettivo, per così dire, sarà il fatto dal punto G per il mezzo cerchio [...] ). 2. Che provoca ablazione o proviene da ablazione: l’azione a. esercitata dalle masse glaciali sulla roccia; materiale ablativo. 3. Con riferimento ai veicoli spaziali, materiali a., i materiali destinati a subire l’ablazione, che perciò devono ...
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ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei [...] latino e morfemi almeno in parte affini a quelli utilizzati dal latino per questo caso: si parla perciò di un ablativo anche, ad es., per il sanscrito, e per l’indoeuropeo ricostruito. 2. A. assoluto: costrutto proprio della sintassi latina con ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] di termine, ecc.); così per es., quando si dice che il verbo utor in latino «ha la costruzione con l’ablativo», o «si costruisce con l’ablativo», o «regge l’ablativo», si vuole intendere che il complemento che ne dipende direttamente è posto nel caso ...
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sincretismo
s. m. [dal gr. συγκρητισμός, propriam., in origine, «coalizione dei Cretesi», abitualmente in lotta fra di loro, contro un nemico comune, comp. di σύν «con, insieme» e Κρήτη «Creta»]. – 1. [...] con più forme, vengono assunte da una forma sola (per es., in greco, nel caso dativo si raccolgono le funzioni del dativo, del locativo e dello strumentale indoeuropeo e, in latino, nel caso ablativo le funzioni di ablativo, locativo e strumentale). ...
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mediante1
mediante1 prep. [dal lat. mediev. mediante, ablativo del part. pres. di mediare «essere nel mezzo, essere interposto», usato in costruzioni assolute]. – 1. Per mezzo di, con l’aiuto di: il [...] meccanismo si mette in moto m. una leva; ottenere un lavoro m. raccomandazioni; si arriva a trovare la soluzione anche m. semplice ragionamento. 2. ant. o letter. A causa, o per effetto o in conseguenza, ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo [...] in genere formati con l’aggiunta, al femminile di un aggettivo qualificativo, del suffisso -mente (che è in origine l’ablativo del lat. mens, quindi propr. chiaramente «con mente chiara», fortemente «con animo forte»); alcuni poi si formano con altri ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] determinazioni accessorie (di tempo, di causa, ecc.), in posizione sintattica indipendente dalla proposizione reggente, analogo quindi all’ablativo assoluto latino. Per il g. sassone, v. sassone. Per estens. analogica, si parla talvolta di genitivo ...
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insalutato
agg. [dal lat. insalutatus, comp. di in-2 e part. pass. di salutare «salutare»], letter. – Non salutato, senza ricevere alcun saluto; si usa soprattutto nella frase scherz. andarsene, o partire, [...] , andarsene alla chetichella, senza prender congedo, senza dire nulla a nessuno (l’espressione ricalca il lat. insalutato hospite, che è un ablativo assoluto, dove insalutato va inteso: «senza aver salutato, senza che sia stato salutato» l’ospite). ...
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verso1
vèrso1 agg. [dal lat. versus, part. pass. di vertĕre «volgere»]. – 1. Voltato; solo nell’espressione pollice verso, voltato all’ingiù, a significare condanna (propriam., però, pollice verso è [...] un ablativo latino: v. pollice verso). 2. In matematica, funzioni v., particolari funzioni trigonometriche, di uso oggi assai limitato (cosenoverso, senoverso, subcosenoverso, subsenoverso), e pertanto non registrate nel presente Vocabolario. ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche a casi di altre lingue indoeuropee (per...