tacere /ta'tʃere/ [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui, tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [non dire nulla, restare in silenzio: a volte è meglio t.] ≈ (scherz.) risparmiare il fiato, (fam.) stare (o restare) zitto. ↑ (fam.) cucirsi la bocca, non aprire bocca. ↔ dire, (lett.) favellare, parlare, [rivelando cose segrete] (gerg.) cantare. b. (estens.) [non esprimersi di fronte a ingiustizie, provocazioni, oltraggi, ecc.: davanti ai soprusi non riesco a t.] ≈ (fam.) non dire a nè ba, (fam.) non spiaccicare parola, stare zitto. ↔ farsi sentire, protestare, reagire, ribellarsi, rispondere. ● Espressioni: mettere a tacere → □ . 2. [cessare di parlare, di dire: quando entrò tutti tacquero] ≈ ammutolire, azzittirsi, (tosc.) chetarsi, fare silenzio, interrompersi, zittire. 3. (estens.) [di voci di animali, suoni e rumori, ecc., non farsi più sentire: all'improvviso tutto tacque] ≈ ammutolirsi, zittirsi. 4. (fig.) [di cose inanimate, spec. testi scritti, non fornire informazioni: su questo argomento la legge tace] ≈ ‖ glissare. ↔ esprimersi, pronunciarsi. ■ v. tr. [tenere segreto, evitare di dire] ≈ celare, nascondere, omettere, passare sotto silenzio, sottacere, tralasciare. ↔ citare, dire, menzionare, rivelare. ■ s. m., solo al sing. [lo stare zitti, il non parlare: il tuo t. fa pensare a una tua responsabilità] ≈ silenzio. □ mettere a tacere 1. [fare cessare le dicerie su qualcosa] ≈ [→ TACITARE (2. a)]. 2. [impedire di parlare, anche con minacce di morte] ≈ azzittire, imbavagliare, ridurre al silenzio, tappare la bocca (a), zittire. [⍈ NASCONDERE]