tabe
s. f. [dal lat. tabes «putrefazione, consunzione, pus», affine a tabere «liquefarsi, imputridire»]. – 1. letter. a. Pus, materia putrida che cola da ferite e piaghe. b. Consunzione, malattia che produce consunzione: gl’infami avoli tuoi di tabe Marcenti o arsi di regal furore (Carducci). c. fig. Degradazione morale, corruzione (cfr. l’uso analogo di marciume): la t. di una famiglia, di un gruppo sociale, politico. 2. In medicina, nome dato a varie sindromi caratterizzate da grave e progressivo decadimento generale: t. meseraica, espressione con cui si designava in passato la tubercolosi dei linfonodi mesenterici; t. dorsale e assol. tabe, grave malattia del sistema nervoso di natura luetica, chiamata anche atassia locomotoria, spesso associata e complicata con altri fatti morbosi.