svuotacarceri
(svuota-carceri) agg. inv. (iron., spreg.) Che si prefigge di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. ◆ Il conflitto nella maggioranza sul ddl governativo «svuotacarceri» era nell’aria ed è diventato palese quando, in commissione Giustizia alla Camera, si è saldato un inedito fronte giustizialista Lega-Italia dei Valori. (Dino Martirano, Corriere della sera, 9 maggio 2010, p. 23) • Passa al Senato il decreto «svuotacarceri», promosso dal ministro della Giustizia Severino. (A. For., Leggo, 26 gennaio 2012, p. 2, Attualità) • Le «colombe» torneranno alla carica nei prossimi giorni, segnaleranno al Cavaliere che gli converrebbe tenere i nervi saldi, se si riuscisse forse qualcosa di buono per lui potrebbe scaturire dai provvedimenti svuota-carceri, con annesse depenalizzazioni dei reati minori. (Ugo Magri, Stampa, 31 gennaio 2012, p, 11, Primo Piano).
Composto dal v. tr. svuotare e dal pl. del s. m. carcere. Già attestato nella Repubblica dell’11 agosto 1994, Firenze, p. 4.