sventagliare
v. tr. [der. di ventaglio, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sventàglio, ecc.). – 1. Fare vento, investire qualcuno con un movimento d’aria agitando un ventaglio o altro oggetto con la stessa funzione: siccome era quasi svenuto ho cominciato a sventagliarlo con un giornale; mi sentivo s. dall’aria del ventilatore; sventagliami un po’, fa un caldo terribile. Nel rifl., sventagliarsi, farsi vento, farsi fresco col ventaglio o sim.: sventagliarsi col fazzoletto; stava steso sul divano a sventagliarsi. 2. estens. e fig. a. Agitare, muovere rapidamente qualcosa: la mano sinistra aveva il compito di s. continuamente sopra per impedire che le mosche si mescolassero alla pasta al sugo (Tobino); il cane ... sventagliava la forte coda come a ritmo di musica (Piovene); anche, mettere in mostra, agitare qualcosa con ostentazione: mi ha sventagliato sotto il naso un biglietto da cento euro; aprire a ventaglio: s. le carte da gioco. b. non com. Sparare a ventaglio con un’arma a ripetizione: prese il mitra e sventagliò la feritoia del fortino. ◆ Part. pass. sventagliato, anche come agg., spec. in usi estens. e fig.: il venditore ambulante teneva le cartoline illustrate sventagliate in mano.