svampire
v. intr. [der. di vampa, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svampisco, tu svampisci, ecc.; aus. essere), region. – Svaporare, svanire: chiudi bene la bottiglia di profumo, altrimenti svampisce; in senso fig., diminuire di vigore, di intensità: gli è svampita l’ira. ◆ Part. pass. svampito, anche come agg., di persona poco lucida intellettualmente, lievemente dissociata o con la testa fra le nuvole (sinon. di svanito e, talora, del più recente svitato): un vecchio ormai svampito per l’età, una ragazza un po’ svampita (e sostantivato: è uno svampito, non fare la svampita); un cervello già svampito; si comportava in maniera orribile con la moglie, che era troppo s. per accorgersene (Margaret Mazzantini).