suscitare
v. tr. [dal lat. suscitare, comp. di sus-, variante di sub-, e citare, frequent. di ciere «eccitare»] (io sùscito, ecc.). – 1. a. letter. Far sorgere, sollevare, innalzare, in senso materiale: molti luoghi depresse, molti ricolmò suscitando i monti e le colline (Leopardi); e in senso morale: Il Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola (Manzoni). b. ant. Risuscitare, salvare da morte: Ne’ prieghi fatti a Dio per suscitarla (Dante), nelle preghiere fatte da s. Gregorio per risuscitare dalla morte l’anima di Traiano. 2. Provocare, eccitare, far sì che qualche cosa si verifichi: la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa (Manzoni); s. il riso, gli applausi, un coro di proteste; s. uno scandalo; Inutile muovere la macchina dei burocrati, s. inchieste ... e, forse, un processo (Ennio Flaiano); spesso con riferimento a moti improvvisi dell’animo: s. passioni; s. l’ira, l’indignazione; anche: s. la rivolta, una guerra.