suppositorio
suppoṡitòrio s. m. [dal lat. tardo suppositorium, neutro sostantivato dell’agg. suppositorius «che si mette sotto», der. di supponĕre: v. supporre]. – Tipo di preparazione farmaceutica solida, confezionata in forma e dimensioni opportune, con materiali fusibili alla temperatura del corpo umano (burro di cacao, miscele di gliceridi di acidi grassi saturi, gelatina con glicerina, polimeri sintetici liposolubili o idrosolubili, ecc.), da usare come tali o, più spesso, addizionati con sostanze medicamentose, destinata a essere introdotta in cavità naturali (ano, vagina, uretra). Prende nomi specifici diversi a seconda delle cavità in cui va introdotto: supposta, ovulo vaginale, candeletta uretrale.