supplemento
suppleménto (ant. o raro suppliménto) s. m. [dal lat. supplementum, der. di supplere: v. supplire]. – 1. Ciò che serve a supplire, a sostituire una cosa mancante: quel rimbombo ... delle varie campane ... pareva, per dir così, la voce di que’ gesti, e il supplimento delle parole che non potevano arrivar lassù (Manzoni). 2. a. Aggiunta fatta per completare e integrare un’opera letteraria che era rimasta incompiuta (per es., il s. di dodici biografie con cui il letterato Lombardo della Seta, discepolo del Petrarca, completò l’Epitome de viris illustribus del maestro). b. Aggiunta fatta a qualche cosa che si rivela insufficiente alle effettive necessità o a determinati fini: si renderà necessario un s. di istruttoria; i reparti chiesero un s. di munizioni, di viveri. Con riferimento a opere a stampa, pubblicazione che serve di integrazione o di aggiornamento a un’altra: il S. del Dizionario Enciclopedico Italiano; anche di pubblicazioni periodiche: una volta alla settimana il giornale pubblica un s. illustrato; la pagina o le pagine che quotidiani, settimanali o altri periodici dedicano periodicamente o saltuariamente a particolari argomenti (sport, cinema, ecc.). c. Somma che viene pagata in aggiunta al prezzo normale di un servizio per potere usufruire di determinati vantaggi (celerità, comfort, ecc.): per viaggiare su questo treno (un tempo il rapido, oggi l’Eurostar) bisogna pagare il supplemento. 3. In geometria (non com.), s. di un angolo, di un arco, di un sottospazio vettoriale, angolo o arco o sottospazio supplementare (v.) all’angolo o arco o sottospazio dato. 4. ant. Assegno concesso per sopperire a spese in genere, o anche in sostituzione di altro beneficio promesso. 5. ant. Milizie di riserva, truppe di rincalzo.